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Europa League, Roma tradita dai rigori
Il Siviglia vince l’Europa League ai calci di rigore (5-2) e stacca il biglietto per la prossima edizione della Champions. Giallorossi beffati dopo quasi 2 ore di battaglia
Il Siviglia trionfa nell'Europa League ai calci di rigore (5-2) e si assicura un posto nella prossima edizione della Champions League. La finale, la più lunga nella storia del torneo, dura quasi due ore con un risultato finale di 1-1, 146 minuti per essere precisi, compresi i 21 minuti di recupero nei tempi regolamentari e supplementari. Gli andalusi conquistano il trofeo dal dischetto dopo una battaglia epica, mentre per la Roma è una beffa atroce, soprattutto a causa del rigore di Montiel che Rui Patricio para e che regala ancora speranza. Ma il rigore viene ripetuto e questa volta l'argentino non sbaglia.
L'epilogo è stato crudele. Le lacrime di Dybala dicono molto sulla delusione provata. Le due squadre si sono affrontate con le linee strette, gli spazi ridotti e nessun errore nell'interpretazione tattica della partita. José Mourinho ha schierato una Roma calibrata e organizzata per contrastare il gioco del Siviglia, senza rinchiudersi in difesa. La squadra non si è lasciata sopraffare né ha subito l'iniziativa degli andalusi. Ha lasciato loro il possesso palla, ma ha dominato le occasioni più pericolose, costruite con pazienza. Ha costretto il Siviglia a vagare per il campo, impedendo loro di verticalizzare il gioco, chiudendo le corsie laterali. E quando la trama di passaggi orizzontali ha mostrato qualche crepa, la Roma ha colpito.
La partita è rimasta bloccata per mezz'ora, fino a quando due lampi l'hanno improvvisamente accesa. Il primo è stato di Spinazzola, che è stato vicino al vantaggio con un tiro deviato di destro da Bonou. Il secondo è stato dello stesso Dybala, che ha trovato lo spazio giusto nella difesa spagnola e ha segnato in diagonale superando il portiere. La Joya, di cui si erano sollevati dubbi sulle condizioni fisiche, ha finalizzato con freddezza un'azione innescata da Mancini. La panchina della Roma è esplosa di gioia, ma Mou ha fatto un gesto a indicare di stare calmi perché la partita era ancora lunga.
Nel secondo tempo, il copione della partita è cambiato. La squadra di Mendilibar ha alzato il baricentro, si è scossa dal torpore e ha ripreso il controllo del gioco, questa volta attaccando con maggiore efficacia. Suso e Lamela sono entrati in campo al posto di Oliver Torres e Gil. La Roma ha resistito, ma il suo atteggiamento è stato meno brillante rispetto al primo tempo. Ha subito il forcing degli spagnoli, rimanendo schiacciata nella sua metà campo, commettendo falli e prendendo cartellini. È in questa fase che arriva, in modo molto sfortunato, il gol del pareggio: il Siviglia penetra sulla destra, il cross è forte e teso, Mancini, che si trova sulla traiettoria, colpisce involontariamente la palla con la coscia e beffa Rui Patricio.
È stato il momento peggiore per la Roma, che rischiava di essere travolta, ma ha reagito immediatamente e ha sfiorato il secondo gol due volte nella stessa occasione: cross di Pellegrini, Abraham gira la palla in porta, ma Bonou interviene. La palla arriva a Ibáñez, che però non riesce a metterla dentro. L'assedio è stato fermato, ma per resistere al Siviglia c'era bisogno di maggiore freschezza a centrocampo: Dybala, esausto, viene sostituito da Wijnaldum. Poco dopo, è il turno di Belotti di cercare di dare energia all'attacco, al posto di Abraham.
C'è stata suspance per un contatto in piena area giallorossa: l'arbitro Taylor ha inizialmente assegnato un rigore per l'intervento di Ibáñez su Ocampos, ma dopo l'uso del VAR ha cambiato decisione, annullando il penalty. Il resto della partita si è giocato in apnea. Bonou ha compiuto un altro mezzo miracolo, e pochi minuti dopo è stata la Roma a protestare per un tocco di mano di Fernando in area su cross di Belotti, ma per l'arbitro (e per il VAR) il braccio era lungo il corpo e in posizione naturale.
Il risultato non si è mosso e si è andati ai tempi supplementari. Entrambe le squadre hanno lanciato El Shaarawy e Llorente al posto di Pellegrini e Spinazzola. Matic si è arreso a causa di un problema muscolare a pochi minuti dai rigori, e Mou ha chiamato il giovane Bove. Nessuna delle due squadre è riuscita a segnare il gol decisivo, con Smalling che ha colpito la traversa al 131° minuto. Non c'è stato nulla da fare, la finale si è decisa ai rigori. E il Siviglia l'ha vinta. |
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31-05-2023
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