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"Non intendiamo espellere i palestinesi da Gaza"
Così Tel Aviv. L'esercito: altri 4 soldati israeliani morti, il bilancio sale a 101. L'Onu: "La Striscia è un inferno". Domani risoluzione per chiedere cessate il fuoco
Il portavoce del primo ministro israeliano, Eylon Levy, ha respinto categoricamente le affermazioni del ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi riguardo a presunti piani di Israele per spostare la popolazione palestinese di Gaza al di fuori della Striscia. Definendo tali dichiarazioni come "accuse scandalose e false", Levy ha chiarito che Israele ha soltanto incoraggiato la popolazione di Gaza a evacuare le aree di combattimento, ma non la Striscia stessa.
Nel frattempo, l'esercito ha comunicato l'identità di altri tre soldati uccisi nei combattimenti a Gaza, portando il totale a 101 durante l'attuale offensiva di terra. L'Assemblea generale delle Nazioni Unite, che si riunirà in una sessione speciale di emergenza per discutere del veto degli Stati Uniti alla recente risoluzione del Consiglio di Sicurezza, chiede intanto una cessazione immediata delle ostilità a Gaza. Il veto statunitense, non il primo e spesso rivolto a sostegno di Israele, ha suscitato critiche da parte del mondo musulmano, oltre che da Russia, Cina e diverse nazioni africane e asiatiche.
La presidente dell'Assemblea generale ha il potere di convocare sessioni straordinarie in risposta all'uso del veto da parte di uno dei cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza. Già il 27 ottobre, l'Assemblea aveva discusso in modo straordinario la questione, chiedendo una tregua umanitaria immediata e duratura, respinta dagli Stati Uniti e altri 12 paesi alleati. È importante notare che, a differenza delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza, quelle dell'Assemblea generale non hanno vincoli legali e hanno un valore principalmente politico. |
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11-12-2023
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