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A Roma 200 trattori sul Grande Raccordo Anulare

Circa duecento i mezzi venedì sera in corteo. I mezzi sono partiti in tarda serata dal presidio del movimento su via Nomentana e hanno percorso gli oltre sessanta chilometri del Gra prima di rientrare al punto di raccolta

La serata di venerdì ha visto un'imponente manifestazione di solidarietà agli agricoltori con il corteo di circa duecento trattori del movimento "Riscatto Agricolo" che hanno percorso i oltre sessanta chilometri del Raccordo Anulare di Roma. Partiti dal presidio del movimento su via Nomentana, i mezzi agricoli sono stati scortati dalle forze dell'ordine lungo tutto il percorso, rientrando successivamente al punto di partenza.

Giovedì, i trattori sono arrivati nel cuore di Roma, passando per il Colosseo e dirigendosi verso il Circo Massimo. Il leader di "Riscatto Agricolo", Salvatore Fais, ha definito il risultato della manifestazione come "un grande successo". Nel corso della giornata, il ministro Lollobrigida ha visitato il presidio degli agricoltori, esprimendo gratitudine per il contributo della categoria alla continuità dell'asset strategico del settore agricolo e assicurando il suo impegno nel confronto futuro.

Sul palco dell'Ariston a Sanremo, il conduttore Amadeus ha letto un estratto del discorso presentato dagli agricoltori in protesta. Il direttore artistico ha ribadito la sua disponibilità ad accogliere sul palco le ragioni dei contadini, sottolineando le preoccupazioni legate alle riforme europee del settore agricolo che ritengono minacciate. Il testo letto da Amadeus ha evidenziato le richieste degli agricoltori, chiedendo una legge chiara che assicuri una giusta distribuzione del valore lungo la filiera agroalimentare. Il focus principale della protesta è stato posto sulla necessità di ottenere una giusta remunerazione per il lavoro svolto quotidianamente dagli agricoltori, fondamentale per garantire il sostentamento quotidiano di ogni cittadino.

Gli agricoltori hanno sottolineato di non essere in piazza per chiedere aiuti o sussidi, ma per difendere la dignità della categoria, esprimendo la volontà di ricevere una remunerazione adeguata per il loro impegno. La protesta è stata motivata anche dalla percezione che i frutti del lavoro agricolo siano sottopagati, con ricavi inferiori ai costi di produzione.
10-02-2024


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