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Martedì il Def in Consiglio dei ministri
Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, lo ha già definito 'asciutto' ma sul documento gravano diverse incognite. Resta il nodo del Superbonus
 Il Documento di economia e finanza, attualmente in fase di approvazione prevista per domani in Consiglio dei Ministri, è ancora afflitto da incertezze, in particolare riguardo al complesso scenario del Superbonus. Il Ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha già definito il documento "asciutto", ma molte questioni rimangono da risolvere per delineare il quadro macroeconomico previsto dal governo.
L'Agenzia delle Entrate è attualmente impegnata a fornire al Ministero il consuntivo delle ultime comunicazioni riguardanti gli sconti in fattura e le cessioni dei crediti dei bonus edilizi, inclusi i dati relativi alle spese del 2023 e alle rate residue non utilizzate delle detrazioni relative agli anni 2020, 2021 e 2022.
L'eliminazione della remissione in bonis, prevista dal decreto di fine marzo, ha reso la scorsa settimana l'ultima finestra utile per comunicare i dati alle Entrate. Ora, il passaggio dei dati dall'Agenzia al Ministero consentirà una valutazione accurata dell'impatto dei bonus sul bilancio pubblico, in particolare sul deficit e sul debito, che nella Nadef era stimato rispettivamente al 4,3% e al 140,1% del PIL per quest'anno.
Le stime però potrebbero subire variazioni significative in base ai nuovi dati sui bonus, che secondo il sottosegretario all'Economia, Federico Freni, superano i 210 miliardi di euro. Questa cifra considerevole ha sollevato preoccupazioni riguardo al finanziamento dei settori prioritari, come la sanità pubblica e l'istruzione. |
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08-04-2024
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