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Mosca arresta un giornalista di Forbes Russia
L'accusa: aver pubblicato post su Bucha. Kiev ritira i carri armati Abrams: “Vulnerabili ai droni”. E rivendica un’operazione a Mosca: “Distrutto un elicottero militare”
 Arrestato Sergej Mingazov, giornalista di Forbes Russia. L'accusa è di diffondere false informazioni sull'esercito russo. La sua detenzione è avvenuta a seguito della condivisione su Telegram di report dell'agenzia britannica Reuters e di altre fonti giornalistiche riguardanti presunti crimini di guerra dell'esercito russo a Bucha, in Ucraina, nella primavera del 2022.
Secondo le prime informazioni, Mingazov attualmente si troverebbe in un centro di detenzione a Khabarovsk, nell'Estremo Oriente Russo, ma non è stato ancora possibile stabilire un contatto con lui da parte della sua testata. La legge che punisce la diffusione di "fake news sull'esercito" e il "discredito delle forze armate" è stata promulgata all'inizio di marzo, poco dopo l'inizio dell'offensiva russa in Ucraina, e prevede pesanti pene detentive.
Sul campo, le forze armate ucraine hanno ritirato i carri armati Abrams dal campo di battaglia a causa della loro vulnerabilità ai droni russi. Secondo il deputato della Verkhovna Rada, Maksym Buzhansky, i droni sono in grado di individuare e attaccare facilmente i veicoli corazzati, rendendoli prede facili nonostante il loro alto valore. L'Ucraina aveva ottenuto 31 carri armati Abrams dagli Stati Uniti nel gennaio 2023 al costo di 10 milioni di dollari ciascuno, con l'obiettivo di utilizzarli per penetrare le linee del fronte russo. Tuttavia, cinque di questi carri sono già stati persi in combattimento.
L'intelligence militare ucraina dichiara poi di aver distrutto un elicottero Ka-32 appartenente al ministero della Difesa russo nell'aeroporto internazionale Ostafievo di Mosca. |
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26-04-2024
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