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Gazzetta Ufficiale
Israele pronto a invadere il Libano

Guterres dall'Onu: "È l'orlo del baratro". Bombe israeliane, solo ieri 72 morti e 392 feriti. Biden: "La guerra totale è possibile". Tel Aviv schiera i riservisti. Tajani: "Italiani, andate via"

La situazione al confine tra Israele e Libano sta raggiungendo livelli di tensione preoccupanti. Il tenente generale Herzi Halevi, capo di Stato maggiore dell'esercito israeliano, ha ordinato alle truppe corazzate di prepararsi per un possibile ingresso via terra in territorio libanese, segnalando un'escalation potenzialmente imminente del conflitto.

Nelle ultime 72 ore, gli scontri hanno causato vittime e sfollati. Il ministero della Salute libanese riporta 51 morti e 223 feriti solo nell'ultima giornata. L'ONU stima che circa 90.000 persone siano state costrette a lasciare le proprie case recentemente, portando il totale degli sfollati a 200.000 dall'inizio delle ostilità l'8 ottobre. Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha detto di fronte al Consiglio di Sicurezza che il Libano non può diventare un'altra Gaza, chiedendo la cessazione delle ostilità tra Israele e Hezbollah. "Fermate le uccisioni e la distruzione. Abbassate la retorica e le minacce. Fate un passo indietro dall'orlo del baratro. Una guerra totale deve essere evitata a tutti i costi", ha detto Guterres al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Gli attacchi si sono intensificati su entrambi i fronti. Hezbollah ha lanciato un missile che ha raggiunto i cieli di Tel Aviv, mentre Israele ha colpito per la prima volta il nord di Beirut. L'esercito israeliano afferma di aver attaccato 75 obiettivi militari di Hezbollah durante la notte, concentrandosi sul sud del Libano e sulla regione della Bekaa.

Nonostante le voci di un possibile cessate il fuoco, l'ufficio del primo ministro israeliano Netanyahu ha smentito, confermando invece l'ordine di proseguire i combattimenti con massima intensità. Funzionari statunitensi avevano espresso ottimismo riguardo a una possibile tregua di 21 giorni, ma al momento non ci sono conferme ufficiali. Nel frattempo, la situazione a Gaza rimane tesa, con lanci di razzi da parte di militanti palestinesi contro le truppe israeliane presenti nella Striscia.

Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, rispondendo a una domanda a margine dell'assemblea dei Parlamentari del Ppe, ha detto: "Agli italiani che lavorano in Libano abbiamo sempre consigliato di lasciare il Paese il prima possibile. Ci sono ancora voli da Beirut verso l'Occidente. Quindi consigliamo loro di lasciare il Paese in questo momento". Il ministro specifica che non sarebbero più di 300 gli italiani che si trovano ancora nel paese per lavoro. Diversa la situazione per i circa 3mila italiani che hanno doppio passaporto e che non hanno interesse a lasciare il Paese.
26-09-2024


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