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Suicida in carcere, era accusato della morte della moglie

L'uomo, 65 anni, si è totlo la vita in carcere a Gravina, in Puglia (Bari). Il corpo dell'uomo è stato ritrovato dagli agenti della polizia penitenziaria nella notte intorno alle 3

Giuseppe Lacarpia, il 65enne accusato dell'omicidio della moglie Maria Arcangela Turturo, è stato trovato senza vita nella sua cella intorno alle 3 di notte dagli agenti della polizia penitenziaria. L'uomo era stato arrestato per un brutale femminicidio avvenuto tra il 5 e il 6 ottobre a Gravina in Puglia, nel barese.

Secondo le ricostruzioni della polizia, la tragedia si era consumata al rientro da una festa familiare. Lacarpia avrebbe dato fuoco all'automobile con la moglie 60enne ancora all'interno. Quando la donna aveva tentato la fuga, l'uomo l'avrebbe sopraffatta utilizzando la forza fisica. I testimoni presenti sulla scena hanno riferito di aver visto il 65enne immobilizzare la vittima a terra, premendole un ginocchio sul torace a pochi passi dal veicolo in fiamme.

Nonostante i soccorsi immediati, la donna era deceduta presso l'ospedale di Altamura. Durante l'interrogatorio di garanzia, Lacarpia aveva sostenuto di aver tentato di rianimare la moglie, negando l'intento omicida. La Procura lo aveva accusato di omicidio volontario, aggravato dal vincolo di parentela, dalla premeditazione e dalla crudeltà.
22-10-2024


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