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Disastro a Valencia,  sale a 158 il bilancio dei morti

Riprendono le ricerche dopo la dichiarazione da parte del governo di tre giorni di lutto nazionale. Ancora molti i dispersi. Sanchez: la Dana continua, stare attenti

Una catastrofe naturale senza precedenti quella che ha colpito la Spagna meridionale, trasformando intere comunità in scenari di devastazione. Il Centro di coordinamento delle emergenze conferma un bilancio drammatico di almeno 158 vittime. "Il processo di recupero e identificazione delle vittime continua" si legge nella nota del Cecopi. 155 morti solo nella regione di Valencia. Sono state registrate anche tre vittime in Castilla-La Mancha e Andalusia.

L'emergenza ha costretto oltre 120.000 persone ad abbandonare le proprie case. Circa 500 sfollati hanno trovato rifugio negli alberghi della regione valenciana, mentre interi paesi rimangono sepolti sotto una coltre di fango. Particolarmente grave la situazione a Paiporta, dove si contano 40 vittime e persistono, da martedì, interruzioni di acqua ed elettricità.

Più di mille militari dell'Unità di emergenza dell'esercito sono impegnati nelle operazioni di soccorso. Il loro compito principale è liberare 119 strade regionali bloccate da fango e detriti. Gli interventi aerei hanno permesso di salvare oltre 250 persone, mentre altre 70 sono state tratte in salvo via terra.

Il ministero dell'Interno spagnolo ha chiarito che la responsabilità dell'invio degli alert alla popolazione ricadeva sulle autorità regionali di Valencia. Le polemiche sono scoppiate quando è emerso che l'allarme sui cellulari è stato inviato solo dopo le 20, quando molte persone erano già intrappolate dalle inondazioni.

La testimonianza del sindaco di L'Alcudia, Andreu Salom, è emblematica: "Non eravamo stati avvertiti del disastro. Stavo personalmente andando a controllare il livello del fiume perché non avevo informazioni", ha dichiarato a Rtve, descrivendo uno "tsunami di acqua, fango, canne e sporcizia" che ha invaso la città.

Il premier Pedro Sanchez e il leader dell'opposizione Alberto Núñez Feijóo hanno programmato visite nelle zone colpite. Il governatore regionale Carlos Mazón ha riferito che non ci sono più "persone soccorribili visibili dall'alto", ma la ministra della Difesa Margarita Robles si dice "non ottimista" riguardo al bilancio finale, dato che il numero dei dispersi resta ancora indefinito.

Le operazioni di ricerca continuano senza sosta, concentrate principalmente tra le macerie e gli accumuli di fango, mentre la regione cerca di far fronte a una delle peggiori catastrofi naturali della sua storia recente.
31-10-2024

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