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Agire
Bari, rientra la nave dall'Albania coi 43 migranti a bordo

È il terzo trasferimento in Italia di migranti inizialmente trattenuti nel centro in Albania. Fonti del Viminale: "Le Corti d'Appello rinviano per prendere tempo"

La motovedetta della Guardia Costiera è attraccata nel porto di Bari riportando in Italia 43 migranti precedentemente trasferiti in Albania, conseguenza diretta della recente sospensione del trattenimento disposta dal Tribunale di Roma. I migranti, tutti uomini adulti provenienti da Bangladesh ed Egitto, saranno ora accolti nel Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo (CARA) di Bari Palese.

Si tratta del terzo gruppo di migranti che fa ritorno in Italia dopo un iniziale trasferimento in Albania, evidenziando le crescenti difficoltà nell'attuazione del protocollo bilaterale. Il gruppo, originariamente composto da 49 persone intercettate a sud di Lampedusa, era già stato ridotto a 43 nei giorni scorsi quando sei persone, identificate come minori o soggetti vulnerabili, erano state riportate in Italia.

Il Viminale, tuttavia, mantiene una posizione ferma sull'accordo Italia-Albania, definendolo un "modello" per la creazione di hub regionali, un'idea che avrebbe trovato "piena convergenza" tra i ministri europei. Le fonti ministeriali criticano apertamente la "giurisprudenza di corto respiro" che si sta sviluppando in Italia sui trattenimenti, sostenendo che tale approccio sarà superato dal nuovo Patto europeo su immigrazione e asilo, la cui entrata in vigore è prevista entro il 2026.

Al porto di Bari, oltre alle forze dell'ordine e ai servizi di primo soccorso, era presente anche un presidio dell'Arci, che ha denunciato quello che definisce "il flop del modello albanese" e ha sollevato preoccupazioni sulle "procedure illegittime e condizioni intollerabili" dei migranti.

Le opposizioni non hanno tardato a criticare la situazione. La segretaria del PD Elly Schlein ha definito il protocollo con l'Albania "un fallimento totale", evidenziando come i giudici abbiano semplicemente applicato una sentenza della Corte di Giustizia UE. La leader democratica ha anche sollevato il caso Almasri, contrapponendo il trattamento dei migranti alla gestione del rimpatrio dell'ex deputato tunisino.
02-02-2025

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