Il Conclave dopo la morte di Papa Francesco: ultime novità e prospettive
Dopo i funerali solenni in Piazza San Pietro e la sepoltura nella Basilica di Santa Maria Maggiore, la Chiesa sta osservando i Novendiali. Quindi si prepara l'elezione nel nuovo Pontefice
Dato l'addio a Papa Francesco, si va verso il Conclave per l’elezione del nuovo Pontefice. A una settimana dal decesso di Bergoglio, la Chiesa sta osservando i Novendiali, i nove giorni di lutto ufficiale che termineranno il 4 maggio. Durante questo periodo, si celebrano messe in suffragio dell’anima di Francesco, mentre i cardinali si riuniscono nelle Congregazioni Generali per preparare il Conclave.
Le Congregazioni Generali, iniziate il 22 aprile, vedono la partecipazione di tutti i cardinali, inclusi quelli non elettori (con più di 80 anni). Queste riunioni servono a discutere questioni organizzative, amministrative e, soprattutto, a delineare il profilo del prossimo Papa. Sebbene i nomi dei candidati non vengano mai pronunciati pubblicamente, si stanno già delineando le correnti di pensiero all’interno del Collegio Cardinalizio. Un tema caldo è la partecipazione del cardinale Angelo Becciu, al quale Francesco aveva revocato i diritti cardinalizi. La Sala Stampa Vaticana ha chiarito che tutti i cardinali sono invitati alle Congregazioni, ma la sua eventuale presenza al Conclave rimane incerta.
Secondo la Universi Dominici Gregis, il Conclave deve iniziare tra il 15° e il 20° giorno dalla morte del Pontefice, quindi tra il 6 e il 10 maggio 2025. Tuttavia, un emendamento di Benedetto XVI permette di anticipare l’inizio se tutti i cardinali elettori sono presenti a Roma. Al momento, 220 dei 252 cardinali erano presenti ai funerali, e si prevede che entro il 28 aprile la Cappella Sistina sarà chiusa al pubblico per i preparativi. Il Conclave vedrà la partecipazione di 135 cardinali elettori, di cui 108 nominati da Francesco, garantendo un’impronta internazionale e progressista. I cardinali si riuniranno nella Cappella Sistina, isolati dal mondo esterno, per votare. Per eleggere il nuovo Papa, è necessaria una maggioranza dei due terzi (90 voti). Dopo ogni votazione senza esito, le schede saranno bruciate con un composto chimico per produrre la fumata nera. Quando un candidato raggiungerà il quorum e accetterà l’elezione, la fumata bianca annuncerà al mondo l’Habemus Papam, proclamato dal cardinale protodiacono dalla loggia di San Pietro.
Il Conclave sarà un banco di prova per bilanciare la continuità del pontificato di Francesco, caratterizzato da riforme progressiste, con le sfide globali, come la secolarizzazione e le tensioni geopolitiche. Alcuni osservatori ipotizzano influenze esterne, come quella di figure politiche internazionali, ma la segretezza del processo rende tali speculazioni difficili da confermare.
Papa Francesco ha lasciato un’eredità significativa, non solo nel suo pontificato ma anche nelle modifiche ai riti funebri e al Conclave. Tra le innovazioni, l’eliminazione delle tre bare tradizionali, l’esposizione della salma in una bara aperta senza catafalco e la semplificazione del rito funebre, riflettono il suo desiderio di una Chiesa più umile e vicina ai fedeli. L’attesa per il Conclave è alta, con oltre 2.000 richieste di accredito da parte di testate giornalistiche globali. Piazza San Pietro si prepara ad accogliere migliaia di pellegrini, mentre il mondo osserva Roma, in attesa di un’elezione che potrebbe ridefinire il futuro della Chiesa Cattolica. |