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Trump, Putin forse non vuole fine guerra

Dopo lo storico incontro di sabato nella Basilica di San Pietro con Zelensky, il presidente Usa evoca sanzioni ai russi. Usa pronti a fornire garanzie di sicurezza a "coalizione volenterosi"

Sabato lo straordinario incontro nella Basilica di San Pietro, prima dei funerali di Papa Francesco, tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky (un incontro definito “molto produttivo” dalla Casa Bianca), le cui foto dei due leader, seduti uno di fronte all’altro tra i marmi vaticani, hanno fatto il giro del mondo. Ora Trump, in un post su Truth Social, esprime dubbi sulle intenzioni di Vladimir Putin.

“Non c’è motivo per cui Putin debba aver lanciato missili contro aree civili negli ultimi giorni. Mi fa pensare che forse non vuole fermare la guerra, mi sta solo prendendo in giro, e che debba essere trattato diversamente, con ‘sanzioni secondarie’ o ‘bancarie’. Troppe persone stanno morendo!!!” ha scritto Trump, aggiungendo: “Questa è la guerra di Sleepy Joe Biden, non la mia. Non sarebbe mai dovuta accadere, e sto cercando di rimediare al disastro lasciato da Obama e Biden”.

Zelensky intanto ha ribadito la necessità di un “cessate il fuoco completo e incondizionato” e ha discusso con il cardinale Matteo Zuppi e il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin del ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia e del rilascio dei prigionieri. “La cosa più importante è riportare tutti a casa, specialmente i bambini trattenuti contro la loro volontà in Russia. Chiediamo al Vaticano di continuare ad aiutarci”, ha dichiarato.

Sul fronte diplomatico, gli Stati Uniti hanno offerto garanzie di sicurezza alla “coalizione dei volenterosi” guidata dal premier britannico Keir Starmer, che include supporto logistico e intelligence per un possibile accordo di pace in Ucraina. Tuttavia, resta incerta la disponibilità americana a intervenire in caso di attacchi russi contro truppe occidentali. Dopo colloqui tra l’inviato Usa Steve Witkoff e Putin, Trump ha definito un accordo di pace “abbastanza vicino”, una svolta salutata da Starmer, che da mesi preme per queste garanzie.
L’incontro di San Pietro, insieme agli sforzi vaticani e internazionali, rappresenta un passo verso una possibile tregua, ma le tensioni tra le parti e le recenti escalation russe lasciano il negoziato su un terreno fragile.


27-04-2025

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