Momento-Sera | Russia-Ucraina in Vaticano a metà giugno

Possibile un incontro tra rappresentanti russi e ucraini nella Città del Vaticano verso la metà di giugno prossimo, secondo indiscrezioni pubblicate dal Wall Street Journal. L'ipotesi ha riacceso le aspettative per una possibile soluzione negoziale al conflitto che infuria da oltre tre anni. Le fonti giornalistiche suggeriscono che Washington potrebbe inviare una delegazione di alto livello, composta dal Segretario di Stato Marco Rubio e dall'inviato speciale per l'Ucraina Keith Kellogg. L'iniziativa rimane avvolta nel mistero a causa dell'assenza di riscontri ufficiali da parte delle autorità russe.

La Santa Sede si candida nuovamente come facilitatore imparziale nelle trattative internazionali, seguendo una tradizione consolidata di mediazione diplomatica. Papa Leone XIV aveva già manifestato la disponibilità vaticana ad accogliere un dialogo diretto dopo il naufragio delle precedenti trattative di Istanbul, come riportato dai media ucraini. Il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin aveva definito "catastrofico" il fallimento delle negoziazioni turche, ribadendo la necessità impellente di riprendere il dialogo. Il Vaticano ha già dimostrato la propria efficacia diplomatica facilitando operazioni umanitarie, inclusi scambi di detenuti tra le parti belligeranti.

Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy appare favorevole all'idea di colloqui nella capitale pontificia. Donald Trump, riferendosi a contatti con Vladimir Putin, ha annunciato l'imminente avvio delle discussioni. La premier italiana Giorgia Meloni ha confermato l'apertura del Pontefice all'iniziativa, benché il Cremlino mantenga un atteggiamento prudente. Le posizioni delle parti rimangono profondamente divergenti: Kiev rivendica il ritiro completo delle forze russe, mentre Mosca esige garanzie sui territori occupati.