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Gazzetta Ufficiale
Meloni su minacce alla figlia: "Odio ideologico"

Commento sui social della premier sulla persona che ha augurato alla figlia "la sorte della ragazza di Afragola". "Contro questo clima malato la politica deve unirsi"

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha commentato su Facebook un post in cui un presunto dipendente del Ministero dell’Istruzione ha augurato alla figlia della premier Ginevra la stessa tragica sorte "della ragazza di Afragola", (Martina Carbonaro, uccisa a 14 anni dall'ex fidanzato ero confesso, ndr), definendolo non solo un attacco personale ma un segnale di un clima ideologico malato, in cui si arriva a colpire anche i familiari, come sua figlia, per odio politico. 

Meloni ha sottolineato la necessità di unire la politica contro questa deriva violenta, richiamando tutti a rispettare confini morali invalicabili. Antonio Tajani, ministro degli Esteri, che ha definito “vigliacco” prendersela con una bambina, esprimendo sdegno come padre e nonno e augurandosi che simili episodi non si ripetano. Anche il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara è intervenuto, sottolineando il ruolo cruciale dei docenti nel trasmettere valori di rispetto e annunciando sanzioni per chi, con comportamenti indegni, compromette il decoro della professione educativa. Anche il ministro della Difesa Guido Crosetto ha preso posizione, definendo il commento “inaccettabile” e puntando il dito contro chi alimenta l’odio con toni aggressivi nel dibattito politico, parole che, a suo avviso, possono spingere persone instabili a gesti estremi. 

Il caso ha suscitato un’ampia condanna trasversale, con esponenti di diversi schieramenti che hanno ribadito la necessità di abbassare i toni e proteggere i familiari dei politici da attacchi personali. Piero Fassino, deputato del Pd, ha condannato il gesto come un atto di “immensa miseria umana”, esprimendo vicinanza a Meloni e alla figlia Ginevra.
31-05-2025

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