In California coprifuoco e arresti di massa
9mila immigrati deportati verso Guantanamo, tra loro anche degli italiani. Tajani: "Italiani irregolari non andranno a Guantanamo". Il governatore Newsom fa ricorso: "Incostituzionale". Marce e proteste anche a New York
Tensione alle stelle a Los Angeles, dove la polizia ha arrestato 378 persone in quattro giorni per disordini legati ai raid anti-immigrazione, con saccheggi in una ventina di negozi. La polizia ha segnalato su X arresti di massa per assembramenti illegali. Un giudice federale ha respinto la richiesta della California di bloccare l'uso di Marines e Guardia Nazionale per far rispettare le leggi migratorie, una decisione che alcuni esperti militari giudicano rischiosa.
Trump, parlando a Fort Bragg, ha definito i manifestanti “animali” e “nemici stranieri”, promettendo di “liberare” Los Angeles con 4.000 soldati della Guardia Nazionale e 700 Marines, contro il volere del governatore Gavin Newsom. Quest’ultimo ha accusato Trump di usare la città come “esperimento” per testare i limiti della legalità, avvertendo di un piano più ampio per minare la democrazia. La sindaca di Los Angeles, Karen Bass, ha denunciato Trump per aver danneggiato l’economia locale, dipendente dal lavoro migrante. A New York, migliaia di persone hanno protestato pacificamente contro le politiche migratorie, con slogan come “ICE, fuori da New York”. Il sindaco Eric Adams ha garantito che la polizia è pronta a intervenire, pur difendendo il diritto alla protesta pacifica. La situazione resta tesa, con il rischio di escalation.
Intanto l'amministrazione Trump ha pianificato il trasferimento di 9.000 migranti a Guantanamo Bay, a Cuba, a partire da questa settimana, forse già domani, secondo documenti citati da Politico. L'obiettivo è alleggerire i centri di detenzione negli Stati Uniti, ormai al collasso per la campagna di deportazioni di massa voluta dal presidente. Il Washington Post riferisce che tra i migranti coinvolti ci sono cittadini di vari paesi, inclusi europei come Italia, Gran Bretagna, Francia e Germania, oltre a molti da Haiti. I funzionari, in anonimato per la sensibilità della questione, hanno confermato screening medici per verificare l'idoneità al trasferimento nella base, nota per il suo passato come carcere per sospetti terroristi post-11 settembre. Un documento governativo sostiene che Guantanamo non abbia ancora raggiunto la capienza massima, anche se dubbi persistono sulla sua capacità di ospitare un tale afflusso.
Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha commentato la situazione degli italiani coinvolti, dichiarando a Non stop news su Rtl 102.5: “L'Italia è disposta a riprendere gli irregolari nel pieno rispetto dei loro diritti. Non vi è possibilità che gli italiani siano trasferiti a Guantanamo, non c'è da allarmarsi. Siamo disponibili a rimpatriare gli irregolari”. Tajani ha così escluso il trasferimento dei cittadini italiani nella base cubana, sottolineando la disponibilità dell’Italia a gestire i rimpatri. |