Lavoro, Istat: la disoccupazione cala al 6,8%
Nel I trimestre 2025 +141mila occupati, +432mila su anno. Tasso di occupazione al 62,7%, in aumento per uomini e donne, tra gli over 35 e nelle regioni del Centro-Nord, rimanendo invece stabile tra i 15-34enni e nel Mezzogiorno
Nel primo trimestre del 2025, le ore lavorate sono cresciute dell’1,0% rispetto al trimestre precedente e dell’1,1% rispetto allo stesso periodo del 2024. Lo scrive l'Istat, spiegando che gli occupati sono saliti di 141 mila unità (+0,6%) rispetto al quarto trimestre 2024, grazie all’aumento dei dipendenti a tempo indeterminato (+143 mila, +0,9%) e degli indipendenti (+18 mila, +0,3%), nonostante il calo dei dipendenti a termine (-20 mila, -0,8%).
I disoccupati sono cresciuti di 16 mila (+1,0%), mentre gli inattivi tra i 15 e i 64 anni sono diminuiti di 157 mila (-1,3%). Il tasso di occupazione è salito al 62,7% (+0,4 punti), quello di disoccupazione è rimasto stabile al 6,1%, e il tasso di inattività è sceso al 33,1% (-0,4 punti). Ad aprile 2025, i dati provvisori mostrano occupazione stabile, con un lieve calo del tasso di disoccupazione (-0,2 punti) e un leggero aumento di quello di inattività (+0,1 punti).
Rispetto al primo trimestre 2024, gli occupati sono aumentati di 432 mila (+1,8%), con una crescita dei dipendenti a tempo indeterminato (+4,0%) e un calo di quelli a termine (-6,7%) e degli indipendenti (-0,4%). I disoccupati sono diminuiti di 217 mila (-11,0%) e gli inattivi di 95 mila (-0,8%). Il tasso di occupazione è cresciuto di 0,9 punti, mentre quelli di disoccupazione e inattività sono scesi rispettivamente di 0,9 e 0,3 punti.
L’occupazione complessiva è salita a 24 milioni 76 mila unità (+1,8%), con un tasso di occupazione al 62,5% (+0,9 punti), in crescita soprattutto tra i 50-64enni e nel Mezzogiorno. I dipendenti a tempo indeterminato sono aumentati di 634 mila (+4,0%), mentre i dipendenti a termine sono calati di 182 mila (-6,7%) e gli indipendenti di 20 mila (-0,4%). L’occupazione a tempo pieno è cresciuta di 659 mila (+3,4%), mentre quella a tempo parziale è scesa di 227 mila (-5,5%). |