METEO
BORSA
14/06/2025 19:39
Zalando
ESTERI
UTILITIES
Oroscopo del Giorno
Mappe
Treni: Orari e Pren.
Alitalia: Orari e Pren.
Meridiana: Orari e Pren.
Airone: Orari e Pren.
Calcolo Codice Fiscale
Calcolo ICI
Calcolo Interessi Legali
Calcolo Interessi di Mora
Verifica Partite IVA
Ricerca C.A.P.
Ricerca Raccomandate
Ricerca Uffici Giudiziari
Gazzetta Ufficiale
Agire
Israele attacca l’Iran, raid su siti nucleari

Netanyahu: “Andremo avanti per giorni”. Il ministro della Difesa Katz: “Stato d’emergenza, reagiranno con droni e missili”. Khamenei: “Avranno dura punizione”. Usa non coinvolti

L'attacco israeliano all'Iran, denominato "Rising Lion", sferrato nella notte tra giovedì e venerdì, ha preso di mira siti militari e nucleari strategici, tra cui l'impianto di Natanz e altre infrastrutture legate al programma nucleare iraniano. L'operazione, pianificata con precisione da giorni, ha visto l'impiego di diverse ondate di attacchi missilistici, con l'obiettivo dichiarato di neutralizzare la minaccia rappresentata dalla corsa al nucleare di Teheran. 

Il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, ha descritto l'azione come un grande successo, sottolineando che Israele è riuscita a colpire con precisione il comando di alto livello, scienziati chiave coinvolti nello sviluppo di armi nucleari e installazioni critiche, definendo l'attacco un passo preventivo e inevitabile per garantire la sicurezza nazionale. Il ministro degli Esteri di Israele, Israel Katz, ha dichiarato lo stato di emergenza in Israele, avvertendo che l'Iran potrebbe reagire con un'offensiva di missili e droni, e ha ribadito che l'attacco è stato un'azione preventiva per smantellare le capacità iraniane, con il paese pronto a rispondere a qualsiasi rappresaglia. La tensione tra le due nazioni rimane altissima, con il rischio concreto di un'escalation regionale.

In risposta, il leader supremo dell'Iran, Ali Khamenei, ha promesso una vendetta senza limiti, accusando Israele di aver compiuto un gesto malvagio e insanguinato, colpendo non solo obiettivi militari ma anche aree residenziali, rivelando così la vera natura del regime sionista, che a suo dire subirà una dura punizione. La bandiera rossa della "vendetta" è stata issata alla moschea di Jamkaran, simbolo di una forte posizione di ritorsione. Teheran riferisce 78 morti e oltre 300 feriti, definendo gli attacchi una dichiarazione di guerra. 

Israele prevede rappresaglie con missili e droni, portando a uno stato di emergenza e alla chiusura dell'aeroporto Ben Gurion. Tel Aviv ha quindi chiuso le sue ambasciate in tutto il mondo, come annunciato dal Ministero degli Esteri israeliano, citando motivi di sicurezza e sospendendo i servizi consolari. Il presidente Donald Trump ha dichiarato al Wall Street Journal che lui e la sua amministrazione erano stati informati sui piani di Israele d'attacco all'Iran. Ma spiega: "Non era un preavviso. Era "sappiamo cosa sta succedendo'". Ha anche detto di aver parlato con Benjamin Netanyahu giovedì.
13-06-2025


Copyright 2006 © Cookie Policy e Privacy