Ucraina, al via a Roma la conferenza sulla ricostruzione
Francia e Gb chiedono un coordinamento per difendere l’Europa dalla minaccia nucleare. In Malesia atteso incontro tra Rubio e Lavrov. Mosca colpisce Kiev: due morti e diversi feriti. Due vittime anche a Kostiantynivk
Al via oggi, a Roma, la Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina (URC2025), l'evento internazionale dedicato alla ripresa e ricostruzione a lungo termine dell’Ucraina, colpita dall’invasione russa iniziata nel 2022. L’evento, aperto dalla premier italiana Giorgia Meloni, vede la partecipazione di circa 4.000 rappresentanti, tra cui 100 governi e 2.000 aziende, con l’obiettivo di pianificare la ricostruzione del paese, in linea con i principi di Lugano, che promuovono un approccio inclusivo coinvolgendo settore pubblico, privato e società civile.
La conferenza si concentra su quattro dimensioni: economica, umana, locale/regionale ed europea, affrontando temi come stabilità macroeconomica, sicurezza, infrastrutture, energia, sanità e accesso all’UE. Tuttavia, alcune fonti sottolineano le difficoltà finanziarie dell’Ucraina, definita in bancarotta, con la necessità di saldare debiti e cedere asset per sostenere la ricostruzione.
Francia e Regno Unito hanno chiesto un coordinamento europeo per rafforzare la difesa contro la minaccia nucleare russa, in un contesto di crescenti tensioni legate al conflitto in Ucraina. Questo appello riflette le preoccupazioni per le esercitazioni militari russe con armi nucleari tattiche al confine ucraino nel 2024 e le dichiarazioni di Putin sulla sospensione del trattato New START. La NATO sta anche pianificando la fornitura di caccia F-16 all’Ucraina, con basi in paesi membri, suscitando minacce russe di attacchi contro tali mezzi.
In Malesia, intanto, incontro tra il segretario di Stato USA Marco Rubio e il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov, nell’ambito degli sforzi diplomatici per affrontare il conflitto ucraino. Questo segue precedenti colloqui, come quello del 18 febbraio a Riyadh, dove le parti hanno discusso di sicurezza marittima nel Mar Nero e opportunità economiche post-conflitto, ma senza progressi significativi. Lavrov ha ribadito il rifiuto di un cessate il fuoco e le richieste russe di smilitarizzazione dell’Ucraina e riconoscimento delle annessioni territoriali, posizioni che rendono difficili i negoziati.
Sul campo, nella notte tra il 9 e il 10 luglio 2025, Mosca ha lanciato uno dei più massicci attacchi missilistici e con droni della guerra, colpendo Kiev e altre città ucraine, con un totale di 407 droni, 40 missili da crociera e 6 missili balistici. A Kiev si registrano almeno due morti e diversi feriti, con i vigili del fuoco impegnati a spegnere gli incendi causati dai raid. A Kostiantynivka, città strategica nel Donetsk, due persone sono state uccise in attacchi separati. Questi attacchi sembrano una rappresaglia per l’operazione ucraina “Spider’s Web” di giugno 2025, che ha danneggiato aerei russi strategici. |