Sale a luglio fiducia consumatori, cala per imprese
Lo scrive l'Istat: si stima un aumento dell'indice del clima di fiducia dei consumatori da 96,1 a 97,2, quello di fiducia delle imprese cala da 93,9 a 93,6
A luglio 2025, l’indice del clima di fiducia dei consumatori aumenta da 96,1 a 97,2, mentre l’indice composito del clima di fiducia delle imprese diminuisce da 93,9 a 93,6. Tra i consumatori, migliorano le opinioni sulla situazione personale, corrente e futura: il clima personale sale da 94,8 a 96,9, quello corrente da 97,9 a 99,7 e il clima futuro da 93,7 a 93,9; il clima economico, invece, cala da 99,6 a 98,2.
Per le imprese, il clima di fiducia cresce nel manifatturiero (da 87,3 a 87,8) e nel commercio al dettaglio (da 102,0 a 105,8), ma diminuisce nei servizi di mercato (da 95,5 a 93,7) e nelle costruzioni (da 103,4 a 102,4). Nel manifatturiero migliorano tutte le componenti, mentre nelle costruzioni i giudizi sugli ordini sono positivi ma le attese sull’occupazione peggiorano. Nei servizi di mercato tutte le variabili registrano un’evoluzione negativa, mentre nel commercio al dettaglio tutte le componenti, in particolare le attese sulle vendite, migliorano, soprattutto nella grande distribuzione. Tra le imprese manifatturiere, la percentuale di quelle che non rilevano ostacoli alla produzione sale dal 64,5% di aprile 2025 al 66,5%. L’indice di fiducia delle imprese torna a calare dopo due mesi di crescita, a causa del peggioramento nei servizi di mercato e nelle costruzioni, nonostante il miglioramento nel manifatturiero.
Nei servizi, la fiducia peggiora in tutti i settori tranne i servizi turistici, che registrano un forte aumento; nelle costruzioni, il clima migliora nelle attività specializzate ma cala nell’ingegneria civile e nella costruzione di edifici. L’indice di fiducia dei consumatori, dopo il calo di giugno, torna a crescere, superando la media del primo semestre 2025, con un miglioramento di tutte le componenti tranne le attese sulla situazione economica del Paese. |