Us Open, Sinner sconfitto in finale da Alcaraz
Sfuma il sogno del bis per l'azzurro a New York: lo spagnolo conquista il titolo col punteggio di 6-2, 3-6, 6-1, 6-4. E da domani torna anche n.1 del mondo
Jannik Sinner non è riuscito a bissare il successo agli US Open, arrendendosi in finale a Carlos Alcaraz con il punteggio di 6-2, 3-6, 6-1, 6-4 in un match durato due ore e 42 minuti. Lo spagnolo, con una prestazione di altissimo livello, ha conquistato il suo secondo titolo a Flushing Meadows, il sesto Slam in carriera, tornando da lunedì numero 1 del mondo.
La partita è stata il terzo confronto consecutivo in una finale Slam tra i due, dopo Roland Garros (vinto da Alcaraz) e Wimbledon (vinto da Sinner). Lo spagnolo ha dominato il primo set 6-2, mostrando un tennis aggressivo con 41 vincenti totali (contro i 21 di Sinner) e una straordinaria efficacia al servizio, vincendo l’83% dei punti sulla prima palla senza commettere doppi falli. Sinner ha reagito nel secondo set, approfittando di un calo dello spagnolo e rompendo il servizio sul 2-1 per chiudere 6-3, livellando il match. Tuttavia, Alcaraz ha ripreso il controllo nel terzo set, schiacciante con un 6-1, e nel quarto ha gestito con autorità, sigillando la vittoria con un ace. Le statistiche finali evidenziano la superiorità di Alcaraz: 10 ace, 24 errori non forzati contro i 28 di Sinner e un dominio nei momenti chiave, nonostante un breve infortunio addominale di Sinner nel semifinale non abbia influito significativamente.
A fine match, Alcaraz ha elogiato l’avversario: “Jannik è incredibile, ogni volta che giochiamo è una battaglia epica. Oggi sono riuscito a mantenere un livello alto per tutto il match, il che mi rende orgoglioso. Questo titolo significa molto per me, soprattutto qui a New York dove tutto è iniziato nel 2022”. Sinner, visibilmente deluso ma sportivo, ha dichiarato: “Carlos ha giocato un tennis fantastico, è stato più solido nei momenti importanti. Io ho dato tutto, ma oggi non è bastato. Tornerò più forte, questa rivalità ci spinge a migliorarci sempre”. Ha poi aggiunto, riflettendo sul loro passato: “La nostra rivalità è iniziata qui nel 2022 con quella partita epica nei quarti. Siamo giocatori diversi ora, con più fiducia, ma è sempre un onore affrontarlo”.
Nonostante la sconfitta, Sinner può consolarsi con una stagione straordinaria, con due titoli Slam (Australian Open e Wimbledon 2025) e un record di 27 vittorie consecutive nei major su cemento, interrotto proprio da Alcaraz. Lo spagnolo, con questa vittoria, allunga il vantaggio nel loro confronto diretto, portandolo a 10-5, e si conferma come il principale rivale dell’italiano in quella che si prospetta come la rivalità dominante del tennis moderno. La finale, segnata da un ritardo di 30 minuti per misure di sicurezza legate alla presenza di Donald Trump, ha comunque offerto uno spettacolo di altissimo livello, degno dei due migliori giocatori al mondo. |