È morto Stefano Benni, lo scrittore aveva 78 anni
Bolognese, figura poliedrica della letteratura italiana contemporanea, si è spento dopo una lunga malattia che lo aveva costretto a ritirarsi da tempo a una vita privata
È morto Stefano Benni, lo scrittore aveva 78 anni. L'autore bolognese, figura poliedrica della letteratura italiana contemporanea, si è spento dopo una lunga malattia che lo aveva costretto a ritirarsi da tempo a una vita privata. Nato il 12 agosto del 1947 a Bologna, Benni ha trascorso l'infanzia tra le montagne dell'Appennino emiliano, dove ha iniziato a coltivare le sue prime passioni per la letteratura, la politica e le scoperte dell'adolescenza.
Autore satirico, poeta, giornalista, drammaturgo e umorista, Benni è stato uno dei narratori più amati e tradotti in oltre trenta lingue, con opere che hanno venduto milioni di copie in Italia e all'estero. Il suo stile, caratterizzato da un'ironia surreale e da una critica sociale tagliente, ha incantato generazioni di lettori mescolando fantasia, satira e osservazioni acute sulla realtà quotidiana. Tra i suoi successi più celebri spicca "Bar Sport" del 1976, un'antologia di racconti umoristici ambientati nei bar italiani che è diventata un cult della letteratura popolare, seguita da "Margherita Dolcevita" nel 2005, una favola moderna che esplora temi come l'amicizia e la ribellione giovanile. Altre opere indimenticabili includono "La compagnia dei Celestini", un romanzo corale ambientato in una Bologna fantastica, "Elianto" del 1996, una storia d'amore e fantascienza, e "Baol" del 1990, che immagina un futuro distopico. Benni non si è limitato alla prosa: ha scritto poesie, sceneggiature e testi teatrali, debuttando come regista nel 2012 con "Le Beatrici" al Festival di Spoleto, e ha collaborato con musicisti in spettacoli come "Misterioso", dedicato al jazzista Thelonius Monk.
Giornalista per testate come "Panorama", "la Repubblica" e "il manifesto", ha contribuito con articoli satirici che denunziavano le storture della società. Negli ultimi anni, prima del ritiro, ha pubblicato "Prendiluna" nel 2017, "Dancing Paradiso" nel 2019 e "Giura" nel 2020, confermando la sua predilezione per storie che fondono realismo magico e impegno civile. La notizia della sua scomparsa, diffusa da "la Repubblica", ha lasciato un vuoto nel mondo della cultura italiana, dove Benni era noto per la sua schiettezza e per il soprannome di "Lupo", autoattribuitosi in biografie giocose e mai del tutto serie. |