Gaza, almeno 300mila persone sono in fuga
I tank israeliani pronti a invadere Gaza City. Media: Hamas sposta gli ostaggi in superficie per fermare l'Idf. Oggi in programma a Doha vertice di emergenza arabo-islamico
Almeno 300mila palestinesi sono in fuga dal nord della Striscia, spinti da un'escalation di bombardamenti israeliani che ha già causato decine di morti e feriti nelle ultime ore. L'avanzata delle forze armate di Tel Aviv verso Gaza City, il principale centro urbano della regione, ha costretto migliaia di famiglie a riversarsi lungo la costa verso sud, caricando i pochi averi su carriole e veicoli improvvisati.
Secondo stime delle Nazioni Unite e di agenzie umanitarie, circa 250mila persone hanno lasciato la città negli ultimi giorni, mentre altre 50mila si sono mosse dalle aree circostanti, raggiungendo un totale che supera le 300mila sfollate in questa nuova ondata di spostamenti forzati. Testimoni oculari descrivono scene di caos: famiglie esauste che marciano sotto il sole cocente, con bambini denutriti e anziani feriti, mentre droni israeliani sorvolano le colonne di fuggitivi.
Sul fronte militare, i tank israeliani sono posizionati ai margini orientali e settentrionali di Gaza City, pronti a un'invasione su vasta scala che l'Idf descrive come "fase finale" per il controllo totale della città. Fonti militari israeliane confermano che le forze terrestri hanno già preso il 40 per cento del territorio urbano, avanzando nei sobborghi di Sheikh Radwan e Jabalia con supporto di artiglieria e droni. L'operazione, approvata dal gabinetto di sicurezza di Tel Aviv l'8 agosto, mira a smantellare le ultime roccaforte di Hamas e a liberare i 48 ostaggi ancora detenuti nel territorio.
Proprio sugli ostaggi, i media israeliani riportano mosse disperate da parte di Hamas per ostacolare l'avanzata dell'Idf. Secondo Channel 13 e altre fonti, il gruppo militante avrebbe trasferito diversi prigionieri israeliani dalle gallerie sotterranee alla superficie, esponendoli in zone di combattimento per usarli come scudi umani e scoraggiare gli attacchi terrestri. L'Idf ha confermato di temere spostamenti di questo tipo, con intelligence che indica almeno una dozzina di ostaggi spostati in edifici civili nel centro della città.
In questo contesto di tensione, Doha ospita oggi un vertice di emergenza arabo-islamico, convocato dal Qatar in risposta all'attacco israeliano del 9 settembre contro la capitale emiratina. Il raid, che ha colpito l'ufficio politico di Hamas uccidendo cinque membri del gruppo e un agente di sicurezza qatariota, ha interrotto colloqui su una proposta di cessate il fuoco avanzata dal presidente americano Donald Trump. |