Commercio, Istat: in crescita export e import
L’avanzo commerciale, pari a 30,7 miliardi di euro, è in calo rispetto ai 36,0 miliardi dello stesso periodo del 2024, con un contributo prevalente degli scambi con i paesi extra Ue
A luglio 2025, le esportazioni italiane registrano una crescita congiunturale dell’1,2%, superiore all’incremento delle importazioni (+0,7%). Lo scrive l'Istat, spiegando che l’aumento mensile dell’export è trainato dalle vendite verso i mercati extra Ue (+2,4%), mentre quelle verso l’area Ue risultano stazionarie. Nel trimestre maggio-luglio 2025, rispetto al periodo precedente, l’export diminuisce dell’1,5% e l’import dell’1,8%.
Su base annua, a luglio 2025 l’export cresce del 7,3% in valore e del 6,9% in volume, con una dinamica più marcata verso i paesi extra Ue (+9,9%) rispetto a quelli Ue (+4,8%). Le importazioni aumentano del 6,1% in valore, con un incremento più significativo per l’area extra Ue (+13,1%) rispetto a quella Ue (+0,8%); in volume, la crescita è dell’1,1%.
I settori che guidano la crescita tendenziale dell’export includono mezzi di trasporto (esclusi autoveicoli) con un aumento del 45,6%, articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+28,5%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+7,0%), e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+6,1%). In calo, invece, le esportazioni di autoveicoli (-5,3%) e apparecchi elettrici (-3,8%).
Tra i mercati di destinazione, i contributi maggiori alla crescita dell’export provengono da Stati Uniti (+24,1%), Spagna (+13,8%), paesi ASEAN (+37,4%), Francia (+4,7%), Svizzera (+9,5%), Polonia (+12,5%) e Regno Unito (+9,0%). In controtendenza, Paesi Bassi (-7,8%), Cina (-4,0%) e Turchia (-2,5%) registrano flessioni.
Nei primi sette mesi del 2025, l’export cresce del 2,9%, spinto da articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+37,2%), mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+13,9%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+5,3%) e metalli di base e prodotti in metallo (+3,9%). Altri settori, come coke e prodotti petroliferi raffinati (-18,8%) e autoveicoli (-9,7%), registrano cali significativi.
Il saldo commerciale a luglio 2025 raggiunge i 7.908 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 6.817 milioni di luglio 2024. Il deficit energetico si riduce a -4.111 milioni rispetto a -4.839 milioni dell’anno precedente, mentre l’avanzo per i prodotti non energetici passa da 11.656 milioni a 12.019 milioni.
I prezzi all’importazione a luglio 2025 aumentano dello 0,3% su base mensile, ma flettono del 3,0% su base annua, accentuando la flessione rispetto a giugno (-2,7%), influenzati dall’effetto statistico legato ai rialzi dei prezzi energetici di luglio 2024.
La crescita dell’export, sia congiunturale che tendenziale, è in parte legata a vendite di elevato impatto, come quelle della cantieristica navale. Al netto di queste, l’incremento congiunturale si attesta allo 0,8% e quello tendenziale al 6,1%. Nei primi sette mesi del 2025, la dinamica positiva dell’export (+2,9%) è sostenuta da pochi settori, mentre l’import cresce del 4,8%. L’avanzo commerciale, pari a 30,7 miliardi di euro, è in calo rispetto ai 36,0 miliardi dello stesso periodo del 2024, con un contributo prevalente degli scambi con i paesi extra Ue. |