Premio Nobel per la letteratura all'ungherese László Krasznahorkai
All'autore ungherese di “Sátántangó” il prestigioso riconoscimento “per la sua opera avvincente e visionaria”. Lo scrittore: “Sono felice, calmo e nervoso allo stesso tempo”
L'Accademia svedese ha assegnato il Premio Nobel per la letteratura 2025 all'autore ungherese László Krasznahorkai, 71 anni, per la sua opera visionaria che, nel mezzo del terrore apocalittico, riafferma la potenza dell'arte. Nato nel 1954 a Gyula, in Ungheria, Krasznahorkai emerge con il romanzo d'esordio Satantango nel 1985, una descrizione spietata di una comunità rurale in disfacimento, adattato poi in un film cult dal regista Béla Tarr.
I suoi libri, segnati da frasi interminabili e rare interruzioni di paragrafo, esplorano temi distopici e malinconici, tra assurdità grottesca e eccessi kafkiani, in una tradizione epica centroeuropea che va da Franz Kafka a Thomas Bernhard. Opere come La malinconia della resistenza, vincitrice del German Bestenliste-Prize nel 1993, e Spadework for a Palace, del 2018, mescolano violenza, anarchia e contemplazione, influenzate dai suoi viaggi in Cina e Giappone. Krasznahorkai, sceneggiatore per Tarr e autore di testi passati come valuta rara tra i lettori anglofoni, ha già ottenuto il Man Booker International nel 2015 e il National Book Award per la traduzione nel 2019. Secondo la critica James Wood, la sua prosa esamina la realtà fino al punto della follia; Susan Sontag lo definì maestro contemporaneo dell'apocalisse. Secondo ungherese dopo Imre Kertész, del 2002, riceverà 11 milioni di corone svedesi. |