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Istat: inflazione stabile a settembre

L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, decelera. Così il "carrello della spesa" (da +3,4% a +3,1%) e i prezzi dei trasporti

A settembre 2025 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra una variazione del -0,2% su base mensile e del +1,6% su base annua, invariato rispetto ad agosto e in linea con la stima preliminare. Lo scrive l'Istat, spiegando che la stabilità del tasso d’inflazione deriva da andamenti contrastanti: i prezzi dei Servizi relativi ai trasporti rallentano (da +3,5% a +2,4%) e quelli degli Alimentari non lavorati decelerano (da +5,6% a +4,8%), mentre accelerano gli Energetici regolamentati (da +12,9% a +13,9%) e gli Energetici non regolamentati (da -6,3% a -5,2%). 

L’inflazione di fondo, al netto di energetici e alimentari freschi, scende dal +2,1% al +2,0%, come quella al netto dei soli beni energetici (da +2,3% a +2,1%). I prezzi dei beni restano stabili (+0,6%), mentre quelli dei servizi rallentano leggermente (da +2,7% a +2,6%), riducendo il differenziale inflazionistico tra servizi e beni a +2,0 punti percentuali, da +2,1. I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona scendono dal +3,4% al +3,1%, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto salgono dal +2,3% al +2,6%. La variazione mensile negativa dell’indice generale è dovuta principalmente al calo dei Servizi relativi ai trasporti (-3,3%) e degli Alimentari lavorati (-0,5%), parzialmente compensati dall’aumento degli Alimentari non lavorati (+0,6%). 

L’inflazione acquisita per il 2025 è del +1,7% per l’indice generale e del +2,0% per la componente di fondo. L’indice FOI, al netto dei tabacchi, segna un -0,1% su agosto e un +1,4% su settembre 2024. L’indice armonizzato IPCA cresce dell’1,3% su agosto, per la fine dei saldi estivi, e dell’1,8% su settembre 2024 (da +1,6%), confermando la stima preliminare. Nel terzo trimestre 2025, l’IPCA evidenzia aumenti più contenuti per le famiglie con bassa spesa (+1,7%) rispetto a quelle con spesa elevata (+1,8%). 

A settembre, l’inflazione si mantiene stabile al +1,6%, con dinamiche opposte: i prezzi degli Energetici migliorano (-3,7% da -4,8%), gli Alimentari rallentano (+3,5% da +3,8%), soprattutto nella componente non lavorata (+4,8% da +5,6%), e i Servizi relativi ai trasporti frenano (+2,4% da +3,5%). Il carrello della spesa rallenta (+3,1% da +3,4%) e l’inflazione di fondo scende leggermente (+2,0% da +2,1%).
16-10-2025


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