Kiev: “Via libera di Trump ai Patriot”
Medvedev: "Usa sul sentiero di guerra". Zelensky ai leader europei: "Cruciali nuove sanzioni alla Russia, un cessate il fuoco è possibile ma no alla cessione dei territori"
L'amministrazione statunitense ha dato il via libera alla fornitura di sistemi missilistici antiaerei Patriot all'Ucraina, confermando un accordo che rafforza le difese aeree di Kiev contro gli attacchi russi. La decisione, annunciata dal presidente Donald Trump durante un incontro con il segretario generale della Nato Mark Rutte, prevede la consegna di 25 batterie Patriot, finanziate in parte dagli alleati europei attraverso acquisti diretti di armamenti americani.
L'invio rappresenta un'inversione di rotta rispetto alle sospensioni precedenti degli aiuti militari, motivate da preoccupazioni sulle scorte Usa, e arriva in un momento di intensificazione dei raid aerei russi su infrastrutture ucraine. Fonti del Pentagono hanno precisato che i sistemi saranno operativi entro alcune settimane, contribuendo a proteggere città come Kiev da droni e missili balistici. In risposta, il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitrij Medvedev ha accusato gli Stati Uniti di aver intrapreso "il sentiero della guerra" contro Mosca, definendo le nuove forniture un "atto di guerra". In un messaggio su Telegram, Medvedev ha criticato Trump come un "paciere chiacchierone" che si è allineato con l'Europa, legando la mossa alle recenti sanzioni americane sulle principali compagnie petrolifere russe, Rosneft e Lukoil. Queste misure, imposte per colpire le entrate che finanziano l'invasione, hanno portato all'annullamento di un previsto summit tra Trump e il presidente russo Vladimir Putin a Budapest. Medvedev ha ribadito che Mosca non accetterà compromessi e punta a una vittoria "sul campo" che includa la capitolazione ucraina, inclusa la neutralità e il riconoscimento delle regioni annesse.
Intanto, a Bruxelles, il presidente ucraino Volodimir Zelensky ha incontrato i leader europei al vertice del Consiglio Ue, dove è stata approvata la diciannovesima pacchetto di sanzioni contro la Russia, inclusa la messa al bando delle importazioni di gas naturale liquefatto russo. Zelensky ha definito le misure "molto importanti" per isolare economicamente Mosca e ha auspicato ulteriori pressioni per rendere possibile un cessate il fuoco. "Un cessate il fuoco è fattibile, ma serve più pressione sulla Russia", ha dichiarato ai giornalisti, escludendo categoricamente "qualsiasi cessione di territori". Il leader ucraino ha sottolineato che un eventuale accordo deve preservare l'integrità territoriale dell'Ucraina e prevedere garanzie di sicurezza a lungo termine, rigettando le proposte di Trump per un congelamento lungo le linee del fronte attuale, che implicherebbe la rinuncia a circa il 20 per cento del suolo nazionale occupato dalle forze russe. L'Ue ha anche avviato discussioni sull'uso dei 140 miliardi di euro di asset russi congelati per finanziare la ricostruzione ucraina, con Zelensky che ha accolto l'idea come un passo verso una "vittoria condivisa". |