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Istat e Bankitalia: 85% delle risorse destinate alle famiglie più ricche

Sotto la lente d'ingrandimento il taglio dell'Irpef previsto dalla Legge di bilancio 2026. Dei redditi più bassi, solo il 10% delle famiglie risulta interessato

L'Istat ha certificato che oltre l'85 per cento delle risorse allocate al taglio dell'Irpef previsto dalla manovra di bilancio 2026 finirà nelle mani delle famiglie più abbienti. Lo ha spiegato il presidente dell'istituto, Francesco Maria Chelli, durante l'audizione di oggi davanti alle commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato.

La misura riduce di due punti percentuali l'aliquota Irpef per lo scaglione di reddito tra 28 mila e 50 mila euro, portandola dal 35 al 33 per cento, con un costo stimato di 2,9 miliardi di euro. Coinvolge poco più di 14 milioni di contribuenti, pari a circa 11 milioni di famiglie, ovvero il 44 per cento del totale residente. Il beneficio medio annuo per contribuente è di 230 euro, che sale a 276 euro a livello familiare, considerando la possibile presenza di più percettori di reddito nello stesso nucleo.

Analizzando la distribuzione per quintili di reddito disponibile equivalente, emerge una concentrazione marcata sui gruppi più alti. Oltre il 90 per cento delle famiglie del quinto più ricco beneficia della riduzione, mentre la quota supera i due terzi nel penultimo quintile. Al contrario, solo il 10 per cento circa delle famiglie del primo quintile, quelle con i redditi più bassi, risulta interessato. Il guadagno medio varia da 102 euro per il quintile più povero a 411 euro per quello più agiato, con un impatto sul reddito familiare sempre inferiore all'uno per cento in tutte le classi.

Anche la Banca d'Italia, intervenuta nell'audizione, ha confermato che la norma favorisce i nuclei dei due quintili superiori della distribuzione, pur con effetti modesti in termini percentuali sul reddito disponibile. Complessivamente, le misure della manovra a sostegno delle famiglie non alterano in modo significativo le disuguaglianze nella distribuzione dei redditi.
06-11-2025


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