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Email di Epstein: "Trump ha passato ore a casa mia con una ragazza". La Casa Bianca: "Falso"
Sui media Usa la rivelazione che il Congresso avrebbe ottenuto un'email scritta dal finanziere pedofilo che coinvolge direttamente il tycoon. Secca smentita da Washington. Il Daily Mail: “La donna era Virginia Giuffre”
La Casa Bianca ha respinto con fermezza le rivelazioni contenute nelle email di Jeffrey Epstein rese pubbliche oggi dai democratici della Commissione di Vigilanza della Camera, definendole un "narrativa falsa" orchestrata per danneggiare il presidente Donald Trump. In un comunicato, la portavoce Karoline Leavitt ha accusato i democratici di aver selezionato e oscurato deliberatamente documenti per creare uno scandalo infondato, sottolineando che Trump ha interrotto i rapporti con Epstein decenni fa dopo averlo espulso dal suo club Mar-a-Lago per comportamenti inappropriati verso le dipendenti, inclusa la vittima menzionata.
Il Daily Mail, citando una versione non redatta dell'email del 2 aprile 2011 inviata da Epstein a Ghislaine Maxwell, ha identificato la "ragazza" – oscurata nella pubblicazione ufficiale – come Virginia Giuffre, una delle principali accusatrici di Epstein deceduta per suicidio ad aprile di quest'anno. Nel messaggio, Epstein scriveva: "Voglio che tu capisca che il cane che non ha abbaiato è Trump. [REDACTED] ha passato ore a casa mia con lui, non è mai stata menzionata nemmeno una volta". Secondo il tabloid britannico, Giuffre nel suo memoir postumo "Nobody's Girl" descriveva Trump come "amichevole" durante i loro limitati incontri e non lo accusava di alcun illecito, affermando esplicitamente che non aveva assistito a comportamenti scorretti da parte sua.
I repubblicani della Commissione hanno supportato la posizione della Casa Bianca, pubblicando oltre 20.000 documenti aggiuntivi dall'eredità di Epstein e accusando i colleghi democratici di aver nascosto il nome di Giuffre – non oscurato nei file originali forniti dall'eredità – proprio perché la sua testimonianza non implicava Trump in alcuna irregolarità. "I democratici stanno cercando di creare una narrativa falsa per diffamare il presidente Trump", si legge in un post sui social della minoranza repubblicana. Le email, parte di un archivio di 23.000 documenti sotto esame dal comitato, includono anche scambi tra Epstein e l'autore Michael Wolff, in cui il finanziere insinuava che Trump "sapesse delle ragazze" perché avrebbe chiesto a Maxwell di "fermarle", riferendosi presumibilmente a reclutamenti al Mar-a-Lago.
Giuffre, reclutata da Maxwell nel 2000 mentre lavorava come inserviente al club di Trump in Florida all'età di 16 anni, aveva intentato cause contro Epstein e il principe Andrew, ma non contro Trump. La sua famiglia ha espresso critiche al presidente per commenti passati sul caso, ma ha confermato che non ci sono accuse dirette contro di lui. Trump ha più volte ribadito di non aver mai partecipato alle attività criminali di Epstein, con cui intratteneva rapporti sociali negli anni '90 e primi 2000. La Casa Bianca ha liquidato l'intera vicenda come un "diversivo" dalle priorità dell'amministrazione, come la riapertura del governo federale.
Le autorità giudiziarie non hanno indicato indagini aggiuntive legate a queste email, mentre il Congresso continua a spingere per la declassificazione completa dei file Epstein, con un voto previsto in aula sulla proposta bipartisan di full release. |
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12-11-2025
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