"A Ginevra redatta nuova bozza proposta pace Usa-Kiev in 19 punti"
Lo ha detto al Financial Times il primo viceministro degli Esteri ucraino Sergiy Kyslytsya, che era parte della delegazione. Mancherebbero i punti più controversi
A Ginevra, rappresentanti statunitensi e ucraini hanno discusso e raffinato una proposta di pace per porre fine al conflitto con la Russia, riducendo un piano iniziale di 28 punti a una versione di 19 punti. Lo ha detto al Financial Times il primo viceministro degli Esteri ucraino Sergiy Kyslytsya, che era parte della delegazione.
La proposta, emersa da colloqui tenuti il 23 novembre, prevede concessioni significative da parte di Kiev, tra cui la cessione del resto del Donbas alla Russia, il dimezzamento delle Forze Armate ucraine, il congelamento della linea di contatto nelle regioni di Zaporizhzhia e Kherson, il riconoscimento del russo come lingua ufficiale di stato, la revoca delle sanzioni contro Mosca e l'interruzione delle indagini sui crimini di guerra russi. Il documento, inizialmente presentato dagli Stati Uniti la settimana precedente e percepito come favorevole alle richieste russe, è stato modificato dopo consultazioni bilaterali, con l'eliminazione e la revisione di alcuni elementi, sebbene le questioni più controverse, come le garanzie di sicurezza per l'Ucraina e i fondi per la ricostruzione, rimangano da definire. La proposta include anche l'obbligo per la Russia di contribuire ai costi della guerra, potenzialmente attraverso l'uso di asset russi congelati all'estero.
I colloqui di Ginevra, descritti in un comunicato congiunto come altamente produttivi, hanno portato a un allineamento delle posizioni tra Washington e Kiev, con l'impegno a continuare i lavori su un quadro condiviso che rispetti la sovranità ucraina e garantisca una pace sostenibile. La delegazione ucraina è rientrata per riferire al presidente Volodymyr Zelenskiy, che ha sottolineato la necessità di compromessi per rafforzare il paese, pur riconoscendo la difficoltà delle scelte implicate. La Russia non ha ricevuto comunicazioni ufficiali sul piano raffinato e il Cremlino, attraverso il portavoce Dmitry Peskov, ha dichiarato di attendere dettagli ulteriori prima di formulare una risposta, confermando che non sono previsti incontri tra funzionari russi e statunitensi questa settimana.
Il presidente Vladimir Putin rimane aperto a dialoghi con Washington. Tra gli alleati europei dell'Ucraina, emergono preoccupazioni: paesi come Regno Unito, Germania e Francia hanno preparato controproposte che prevedono un cessate il fuoco sulle linee attuali, il rinvio delle discussioni territoriali e garanzie di sicurezza statunitensi simili a quelle della Nato, al fine di rendere il piano più accettabile per Kiev. L'Unione Europea ha affermato che non accetterà richieste di concessioni unilaterali da parte ucraina e ha insistito sul coinvolgimento di Kiev e dei suoi partner nella stesura di qualsiasi accordo, con l'alto rappresentante per la politica estera Kaja Kallas che ha enfatizzato la necessità di un processo inclusivo. |