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Gazzetta Ufficiale
È morto Nicola Pietrangeli. Aveva 92 anni

Addio a una leggenda: fu il primo italiano a vincere uno Slam (il Roland Garros nel 1959), ed è l'unico azzurro inserito nella Hall of Fame del tennis mondiale. Fu capitano della Davis vinta nel 1976 in Cile

È morto oggi a Roma Nicola Pietrangeli, leggenda del tennis italiano. L'ex campione, che aveva compiuto 92 anni lo scorso 11 settembre, si è spento dopo una vita dedicata allo sport che ha contribuito a diffondere nel nostro Paese.

Nato a Tunisi da padre abruzzese e madre di origini russe e francesi, Pietrangeli scoprì il tennis durante l'infanzia segnata dalla Seconda guerra mondiale. Trasferitosi nella capitale italiana, dove non parlava una parola di italiano all'arrivo, esordì a livello internazionale nel 1952 agli Internazionali d'Italia. La sua carriera agonistica, durata fino al 1971, lo vide trionfare due volte al Roland Garros, nel 1959 e nel 1960, diventando il primo italiano a conquistare un titolo dello Slam. Vinse anche il doppio maschile a Parigi nel 1959 con Orlando Sirola e il doppio misto nel 1958, oltre a due edizioni degli Internazionali d'Italia (1957 e 1961) e tre a Monte Carlo. Considerato tra i primi dieci al mondo dal 1957 al 1964, raggiunse il terzo posto in classifica.

In Coppa Davis, Pietrangeli detiene ancora il record mondiale di presenze (164) e vittorie (120, tra singolare e doppio). Giocò le finali del 1960 e 1961, e come capitano non giocatore guidò l'Italia al primo trionfo storico nel 1976, in finale contro il Cile a Santiago, nonostante le pressioni per boicottare il regime di Augusto Pinochet. "Se non andiamo, regaliamo la Davis a Pinochet", commentò allora, sottolineando l'aspetto simbolico della partecipazione.

Inserito nella International Tennis Hall of Fame nel 1986, Pietrangeli continuò a essere una presenza costante nel tennis italiano. Lo stadio centrale del Foro Italico porta il suo nome dal 2006. Negli ultimi mesi aveva affrontato lutti familiari, tra cui la morte del figlio Giorgio, campione di surf, avvenuta a luglio a 59 anni per un tumore al cervello.

Il mondo dello sport lo ricorda come un'icona. Il presidente della Federazione Italiana Tennis Angelo Binaghi ha parlato di "un gigante che ha cambiato la storia del nostro tennis". Il capitano Filippo Volandri lo ha definito "libero, diretto, autentico". Anche Rafael Nadal ha espresso cordoglio per la scomparsa di "un grande del tennis italiano e mondiale".
01-12-2025


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