METEO
BORSA
05/12/2025 13:29
CRONACA
UTILITIES
Oroscopo del Giorno
Mappe
Treni: Orari e Pren.
Alitalia: Orari e Pren.
Meridiana: Orari e Pren.
Airone: Orari e Pren.
Calcolo Codice Fiscale
Calcolo ICI
Calcolo Interessi Legali
Calcolo Interessi di Mora
Verifica Partite IVA
Ricerca C.A.P.
Ricerca Raccomandate
Ricerca Uffici Giudiziari
Gazzetta Ufficiale
Zalando
Il ritrovamento di Tatiana, i punti da chiarire

La studentessa era in casa dell'amico trentenne Dragos e avrebbe confermato l'allontanamento volontario. "Ha organizzato tutto lei e mi ha chiesto di aiutarla"

La vicenda della scomparsa di Tatiana Tramacere, la ventisettenne di origini ucraine residente a Nardò, in provincia di Lecce, si è conclusa per fortuna positivamente giovedì sera quando i carabinieri l'hanno rintracciata viva e in apparente buona salute all'interno di una mansarda nello stabile di via Raho, abitazione dell'operaio rumeno Dragos-Ioan Gheormescu. La giovane, studentessa di Lettere e Filosofia, era svanita nel nulla lo scorso 24 novembre, dopo un incontro con Gheormescu al Parco Raho, lasciando la famiglia e l'intera comunità in uno stato di apprensione prolungata per undici giorni.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Lecce e condotte dal Reparto Investigativo Scientifico dell'Arma, hanno portato al blitz nell'abitazione del trentenne, ultimo ad aver visto Tatiana prima della sua scomparsa. Secondo le prime ricostruzioni, la ragazza si trovava in uno stanzino attiguo alla mansarda, e al momento del ritrovamento è stata visitata dal personale del 118 prima di essere trasferita all'ospedale Vito Fazzi per accertamenti medici e supporto psicologico, con l'assistenza della Croce Rossa. Il padre, Rino Tramacere, ha espresso il proprio sollievo con parole semplici: "Sto vivendo anticipatamente il mio Natale in famiglia". Il fratello Vladimir, presente sul posto durante il sopralluogo, è passato dalla preoccupazione alla commozione, abbracciando la sorella non appena possibile. La folla radunatasi davanti allo stabile, inizialmente carica di tensione, ha accolto la notizia con applausi spontanei.

La Procura ha aperto un fascicolo per chiarire le circostanze esatte della vicenda. Il colonnello Andrea Siazzu, comandante provinciale dei carabinieri, ha confermato che Tatiana sta bene, ma ha evitato dettagli prematuri, limitandosi a indicare che gli elementi raccolti finora non escludono alcuna ipotesi.

Tra i nodi da sciogliere emergono innanzitutto le dinamiche dell'allontanamento: si è trattato di un gesto volontario da parte della giovane, come suggerito da alcune prime voci filtrate dagli inquirenti, o di un sequestro di persona? Tatiana aveva acquistato un biglietto per un pullman diretto a Brescia, dove intendeva raggiungere amici e un ex fidanzato, ma non è mai salita a bordo, e il suo telefono è risultato spento per giorni. L'incontro con Gheormescu al parco, intorno alle 19.30 del 24 novembre, era stato descritto dal rumeno come un chiarimento su un malinteso, durante il quale la ragazza avrebbe menzionato i suoi piani di viaggio. Tuttavia, la presenza prolungata di Tatiana nello stabile – a pochi passi dall'abitazione familiare – solleva interrogativi sul perché non abbia dato segni di vita, né contattato i propri cari.

Un secondo aspetto da approfondire riguarda il ruolo preciso di Dragos-Ioan Gheormescu. L'operaio, originario della Romania e residente a Nardò, è stato sentito a più riprese dagli investigatori, che hanno analizzato i suoi tabulati telefonici, le chat e le immagini delle telecamere di sorveglianza. La famiglia Tramacere ha dichiarato di non conoscerlo bene, limitandosi a un'amicizia superficiale con la figlia. Resta da verificare se abbia nascosto volontariamente la ragazza, coperto un suo allontanamento o agito in altro modo. Al momento non è in stato di fermo, ma le sue silenziose risposte ad alcune domande – come quella sulla possibile preoccupazione per la vita di Tatiana – sono state notate dagli inquirenti come elemento significativo.

Ulteriori chiarimenti emergeranno dall'esame delle prove tecniche: i filmati delle telecamere potrebbero confermare o smentire la ricostruzione temporale dell'incontro al parco, mentre l'analisi del cellulare di Tatiana rivelerà eventuali comunicazioni interrotte o cancellate. Non da ultimo, va capita la condizione psicologica della giovane, che non era la prima volta ad allontanarsi da casa, ma che in questo caso aveva lasciato la madre con la scusa di un impegno lavorativo a Lecce. La Procura, guidata da Giuseppe Capoccia, ha escluso per ora piste alternative, come fughe esterne o terzi coinvolti, concentrandosi su questi elementi centrali.
05-12-2025

Linear

Copyright 2006 © Cookie Policy e Privacy