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Italiani più poveri ma sempre più connessi

Diffuso il 59mo Rapporto Censis. Nel documento l'immagine di un Paese sempre anziano e che fa fatica arrivare a fine mese sia economicamente che emotivamente

Il 59° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese, presentato oggi a Roma, delinea un'Italia immersa in un contesto di trasformazioni profonde, segnato da incertezze geopolitiche, fragilità economiche e mutamenti demografici. Il documento, intitolato "La società italiana al 2025", descrive il Paese come entrato in un'"età selvaggia, del ferro e del fuoco", dove le dinamiche tradizionali della crescita cedono il passo a pulsioni sociali e instabilità globali.

Tra i dati economici più rilevanti emerge il peso del debito pubblico, che assorbe risorse sempre maggiori. Nel 2025 l'Italia destina 85,6 miliardi di euro annui al pagamento degli interessi, una cifra superiore agli investimenti pubblici e dieci volte superiore a quanto speso per la protezione ambientale. Il rapporto debito/Pil è salito dal 108,5% al 134,9% in pochi anni, un trend condiviso con altri Paesi del G7, dove nel 2030 si prevede un superamento del 137%. Questa "mutazione ontologica dello Stato", da entità fiscale a debitore cronico, limita le capacità di intervento pubblico, in particolare sul welfare, percepito dal 66% degli italiani come un ambito da preservare anche a costo di tagli ad altre voci, come la difesa.

Sul fronte occupazionale, il Rapporto evidenzia una crescita sbilanciata, trainata dall'invecchiamento della forza lavoro. Nei primi dieci mesi del 2025 si contano 206.000 occupati in più rispetto all'anno precedente, ma l'incremento è interamente attribuibile ai lavoratori over 50, con un +4,2% (410.000 unità), mentre i segmenti under 35 e 35-49 anni registrano cali rispettivamente del 2% e dell'1,1%. Nel biennio 2023-2024, l'aumento di 833.000 posti di lavoro è stato per l'84,5% sostenuto da chi ha più di 50 anni. Parallelamente, la produttività torna a peggiorare e l'industria affronta una crisi prolungata: dopo 32 mesi di calo della produzione, solo il settore alimentare mostra un +1,9% nel 2024, mentre tessile, meccanica e trasporti registrano riduzioni fino all'11,8%.

La demografia accentua queste tendenze: il 24,7% della popolazione (14,6 milioni di persone) ha oltre 65 anni, contro il 18,1% del 2000, con 23.548 centenari che simboleggiano un invecchiamento accelerato. Questo scenario complica il sistema sanitario, già sotto pressione: in un anno si sono registrate 22.049 aggressioni a medici e infermieri, e il 71,8% degli operatori sanitari si sente un "capro espiatorio" delle inefficienze del Servizio sanitario nazionale.

Sul piano sociale e culturale, il Rapporto coglie una sfiducia crescente verso i modelli occidentali: il 74% degli italiani non vede più l'"american way of life" come un esempio da seguire, e il 55% ritiene che il progresso si sia spostato verso Cina e India. Il 39% considera i conflitti armati tra potenze come il mezzo principale per ridefinire i confini globali, e il 30% esprime la convinzione che le autocrazie siano più adatte ai tempi correnti. L'immigrazione rimane un tema polarizzante: con 5,4 milioni di stranieri (9,2% della popolazione), di cui il 35,6% sotto la soglia di povertà, il 63% degli intervistati chiede di limitare i flussi in ingresso, il 59% associa la presenza di immigrati al degrado dei quartieri e il 54% li percepisce come una minaccia all'identità culturale.

Nonostante queste ombre, il Censis nota una resilienza diffusa: gli italiani non cedono alla "litania della catastrofe", mantenendo un approccio pragmatico alla quotidianità, con enfasi su relazioni affettive, socialità e benessere personale. Il 72,3% dubita degli aiuti statali in caso di emergenze ambientali, spingendo il 54,7% a considerare polizze private per rischi come non autosufficienza o catastrofi naturali, con un impegno medio di 70 euro mensili. In un contesto di inflazione che erode i salari e un ceto medio in affanno, emerge così un Paese che naviga tra minacce sistemiche e strategie individuali di adattamento.
05-12-2025

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