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Roma, spranghe e pugni: 11 indagati per torture e sequestro di persona
Eseguiti due provvedimenti cautelari nei confronti di undici cittadini italiani, tra cui sei maggiorenni e cinque minorenni. Il movente sarebbe legato anche a debiti di droga
I carabinieri della Compagnia di Roma Trastevere hanno eseguito due provvedimenti cautelari nei confronti di undici cittadini italiani, tra cui sei maggiorenni e cinque minorenni, accusati di tortura, sequestro di persona, estorsione, porto abusivo di esplosivo e atto dinamitardo. I fatti contestati risalgono al gennaio 2025, quando le vittime sono state prelevate con la forza dalle loro abitazioni e trasportate in un garage nel quartiere Massimina, alla periferia della città. Qui sono state legate mani e piedi e sottoposte a ripetute violenze, tra cui pugni, schiaffi, colpi con spranghe o altri oggetti contundenti e versamento di acqua bollente, con conseguenti gravi lesioni. Il movente è legato a debiti di droga.
L'indagine, condotta congiuntamente dalla Direzione Distrettuale Antimafia e dalla Procura dei Minori, è partita da un arresto per possesso di droga nel marzo 2025, che ha fornito elementi per ricostruire gli episodi di tortura. La stessa inchiesta ha riguardato anche un episodio esplosivo avvenuto il 30 giugno 2025 nel quartiere Primavalle, dove una detonazione ha causato il crollo dell'ingresso di un palazzo Ater, generando allarme tra i residenti senza provocare feriti. Le indagini sono state coordinate dai pubblici ministeri Carlo Villani e Carlo Morra. |
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09-12-2025
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