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Il governo corregge in corsa la manovra
Tra le novità figurano: gli incentivi per la Transizione 4.0 e 5.0 vengono estesi fino al 30 settembre 2028, il silenzio-assenso per i neo assunti sul tfr
Il governo ha depositato in Commissione Bilancio al Senato un maxi-emendamento alla legge di bilancio per il 2026, introducendo diverse modifiche al testo originario approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso ottobre.
Tra le principali novità figurano l'istituzione di un fondo da 1.300 milioni di euro per il 2026 destinato a incrementare misure a favore delle imprese, con possibilità di assegnazione a investimenti in Transizione 4.0 effettuati entro il 31 dicembre 2025. Viene inoltre prorogata fino al 30 settembre 2028 l'agevolazione per investimenti in beni strumentali nuovi legati alla Transizione 4.0 e 5.0.
Sul fronte previdenziale, dal 1° luglio 2026 i neoassunti nel settore privato (esclusi i domestici) aderiranno automaticamente alla previdenza complementare, con opzione di rinuncia entro sessanta giorni per destinare il Tfr altrove o mantenerlo in azienda.
Altre correzioni riguardano una stretta su alcune pensioni, con esclusione di titolari di prestazioni straordinarie a carico di fondi di solidarietà, e un meccanismo che dal 2031 rende meno oneroso il riscatto della laurea breve per i requisiti di prepensionamento.
Il pacchetto include anche rifinanziamenti per incentivi come la Nuova Sabatini e sterilizzazione di plastic e sugar tax fino al 31 dicembre 2026, oltre a contributi dal settore finanziario.
L'iter parlamentare è in fase avanzata, con lavori in Commissione Bilancio al Senato e approdo previsto in Aula nei prossimi giorni, seguito dal passaggio alla Camera per l'approvazione definitiva entro fine anno. Il valore complessivo delle modifiche governative è stimato intorno ai 3,5 miliardi di euro per il 2026. |
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16-12-2025
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