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Influenza, la variante K vicina al picco
Secondo i dati, l'incidenza totale delle infezioni respiratorie acute sono in aumento nell'ultima settimana. L’incidenza più elevata si osserva nella fascia di età 0-4 anni, con circa 50 casi per 1.000 assistiti
Secondo l'ultimo bollettino della sorveglianza RespiVirNet dell'Istituto Superiore di Sanità, si registra un ulteriore incremento delle infezioni respiratorie acute nella settimana compresa tra il 15 e il 21 dicembre. Il tasso di incidenza ha raggiunto 17,1 casi ogni mille assistiti, in crescita rispetto ai 14,7 della settimana precedente, un andamento in linea con le aspettative stagionali.
Si stimano circa 950 mila nuovi episodi nella sola settimana considerata, per un cumulativo dall'avvio del monitoraggio di oltre 5,8 milioni di casi. Il valore più alto rimane concentrato nella fascia pediatrica 0-4 anni, con circa 50 casi per mille assistiti.
Dal Dipartimento Malattie infettive dell'Iss osservano che i dati indicano un avvicinamento al massimo stagionale, previsto nelle prossime settimane con una circolazione intensa dei virus respiratori, come tipico del periodo. Ha inoltre segnalato, sulla base delle rilevazioni di alcune Regioni, un corrispondente aumento degli accessi ai pronto soccorso e dei ricoveri, in particolare tra gli anziani.
In questo contesto festivo, con maggiori occasioni di aggregazione, Palamara ha ricordato l'utilità di misure preventive semplici: aerazione degli ambienti, igiene delle mani e rispetto dell'etichetta respiratoria. Tali indicazioni sono dettagliate nelle Faq pubblicate dall'Iss sui virus respiratori.
Sul piano virologico, nella settimana esaminata il tasso di positività all'influenza è risultato elevato sia nella popolazione generale (31,5%) sia nei casi ospedalieri (46,2%), con un lieve calo rispetto ai valori precedenti. Tra i virus influenzali caratterizzati, prevale nettamente il sottotipo A(H3N2) rispetto all'A(H1N1)pdm09. Non sono emersi campioni positivi per influenza stagionale di tipo A non sottotipizzabile, che potrebbe suggerire circolazione di varianti aviari.
Le sequenze analizzate dall'inizio della stagione mostrano, per l'A(H3N2), una dominanza del subclade K, mentre per l'A(H1N1)pdm09 tutti i ceppi rientrano nel subclade D.3.1, all'interno del clade 5a.2a.1 che include anche le componenti vaccinali.
A livello regionale, l'intensità è classificata molto alta in Veneto, Provincia autonoma di Bolzano, Marche e Campania; alta in Sicilia, Piemonte, Emilia-Romagna, Lazio e Abruzzo; media in Valle d'Aosta, Lombardia, Toscana e Puglia; bassa nelle restanti aree. Si sottolinea che il passaggio alla definizione di caso basata sulle infezioni respiratorie acute (ARI) anziché sulle sindromi simil-influenzali (ILI) impedisce confronti diretti con le stagioni passate, inclusi i parametri di intensità. |
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29-12-2025
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