METEO
BORSA
20/05/2024 03:43
Zalando
ESTERI
UTILITIES
Oroscopo del Giorno
Mappe
Treni: Orari e Pren.
Alitalia: Orari e Pren.
Meridiana: Orari e Pren.
Airone: Orari e Pren.
Calcolo Codice Fiscale
Calcolo ICI
Calcolo Interessi Legali
Calcolo Interessi di Mora
Verifica Partite IVA
Ricerca C.A.P.
Ricerca Raccomandate
Ricerca Uffici Giudiziari
Gazzetta Ufficiale

Tunisia "chiusa" per terrorismo. Fuga turisti

Venerdì l'assalto a due alberghi, con stranieri trucidati in spiaggia a Sousse, a 140 chilometri da Tunisi. Turismo in ginocchio, il governo ha chiuso 80 moschee

Inizia la grande fuga dei turisti. Praticamente la Tunisia chiude per terrorismo all'indomani della strage a Sousse: il solo tour operator britannico Thomson Holidays ha cancellato tutti i viaggi in programma la prossima settimana nel Paese. Tra i 38 morti e i 36 feriti nella strage molti infatti sono cittadini del Regno Unito. Intanto il governo tunisino chiuderà 80 moschee che operano al di fuori controllo statale e accusate di incitamento alla violenza.

Il tour operator britannico quindi, riferisce il Daily Telegraph, ha annunciato di aver avviato l’evacuazione dei turisti con dieci aerei e di aver offerto altre destinazioni, tra cui le Canarie e Capo Verde, per coloro che avevano prenotato le vacanze nel Paese nordafricano. Secondo quanto riferito dalla Bbc, sono già mille i turisti britannici che hanno lasciato Sousse, ma ce ne sono altri 5.400 in attesa. Ieri a metà pomeriggio un volo della compagnia belga Jet Airfly, che stava quasi per atterrare a Efidha, l'aeroporto di Sousse, ha deciso improvvisamente di far marcia indietro e ritornare a Bruxelles.

Sulle contromosse del governo all'indomani della stage con la chiusura delle moschee, il capo del governo tunisino, Habib Essid, ha annunciato: «Tutte le moschee chiuderanno entro una settimana». Alcuni di questi centri di predicazione «continuano a diffondere la loro propaganda e il loro veleno per promuovere il terrorismo». Solo settanta giorni fa la strage al museo Bardo di Tunisi con 26 morti. Per la Tunisia l'attacco rischia di mettere definitivamente in ginocchio il turismo. L'incubo è tornatp venerdì mattina, con l'attacco contro i turisti nella terza città della Tunisia e polo turistico fondamentale: sono così decine le persone rimaste uccise dopo l’irruzione nella hall del Riu Imperial Marhaba di Port El Kantaoui, a circa 10 km dalla città. Contemporaneamente sono stati sentiti «colpi d’arma da fuoco» sulla spiaggia davanti al resort.

Dal Ministero degli Interni tunisino riferiscono, inizialmente, di «almeno 19 morti» e di diversi feriti tra i residenti dell’albergo. Bilancio che poi è stato subito corretto a 38 morti. Anche un altro albergo è rimasto coinvolto: «L’attacco si è verificato in due hotel», hanno quindi precisato da Tunisi: l'altro è l'hotel Soviva. Ucciso uno degli attentatori. Come accenntao, l'attacco è partito proprio dalla spiaggia: un uomo vestito da mare con tanto di ombrellone avrebbe all'improvviso tirato fuori un kalashnikov dalla borsa e cominciato a sparare, per poi continuare passando dalla piscina fino alla reception dell'albergo. Il terrorista sarebbe poi stato freddato in un confronto a fuoco con la polizia. Non è chiaro se ci fosse anche un secondo attentatore, magari nel secondo albergo colpito: sui social circolano foto che ritraggono un uomo fermato dalla polizia e qualcuno sostiene possa essere il secondo terrorista.

Da noi il ministro degli Interni Alfano annuncia: «È un giorno non bello e ho il dovere di ricordare i tre attentati di oggi in Kuwait, Francia e Tunisia con decine e decine di morti, tre luoghi di questo nostro pianeta e un unico filo quello della violenza e del terrore». Il ministro, intervenuto alla Bocconi a Milano, ha espresso «il più grande cordoglio ai popoli e ai paesi colpiti» e ha evidenzia come l'insegnamento è che «non c'è nessun paese a rischio zero, e per questo oggi abbiamo elevato l'allerta» per i luoghi sensibili «abbiamo diramato l'allerta alle prefetture e alle questure» per presidiare i luoghi più a rischio. «La sfida al terrore la vinceremo solo se non ci faremo condizionare dalla paura», ha concluso Alfano.

27-06-2015

Linear
ARTICOLI CORRELATI
Londra: in Tunisia forse 30 nostre vittime
 
 
 
 
 

Copyright 2006 © Cookie Policy e Privacy