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Gazzetta Ufficiale

Cox, la deputata laburista minacciata per mesi

La donna è stata attaccata giovedì a Birstall, non lontano da Leeds: è stata assalita per strada al grido di «Britain First!». La campagna referendaria è stata sopesa

Non ce l'ha fatta la deputata britannica laburista, Jo Cox, attaccata giovedì pomeriggio a Birstall, vicino a Leeds: è morta. L'aggressore ha sparato alla Cox tre colpi e l'avrebbe accoltellata più volte. L'ultimo colpo esploso a distanza ravvicinata avrebbe colpito Cox «vicino alla testa». E si scopre che il killer era sostenitore dei neonazisti Usa.

L'assassino, Thomas Mair, avrebbe simpatizzato dunque per i neonazisti americani. Nel 1999 comprò anche da Alleanza Nazionale, l'organizzazione neonazista Usa, un manuale con istruzioni su come costruire una pistola. Le notizie si basano sulle fatture di acquisto. Intanto lastampa inglese scrive che l'attivista per la permanenza della Gran Bretagna in Unione Europea era stata minacciata, ma la polizia non l'aveva protetta: pare che avesse ricevuto diversi messaggi di minacce negli ultimi tre mesi. Un uomo - che non era Thomas Mair - era stato anche arrestato. Ma nonostante questa escalation di violenza (riferisce il Times), la valutazione delle misure di protezione per Jo Cox da parte della polizia era ancora in corso.

L'uomo ha gridato «Britain first» (la Gran Bretagna prima di tutto) prima di colpire la deputata. Lo confermano i media britannici, citando un testimone. Cox, schierata contro la Brexit in vista del referendum britannico sull'Ue del 23 giugno e a favore dell'immigrazione, è stata da subito in condizioni definite «critiche» e dopo l'attacco è stata trasportata in eliambulanza all'ospedale di Leeds, dove poi è deceuta. In passato la donna si era occupata del conflitto siriano e della questione migranti. Cox si trovava nella sua circoscrizione per il consueto incontro con gli elettori. La notizia piomba sul Paese in un momento di grande tensione. La prima reazione è la sospensione delle campagne pro e anti-Brexit. Boris Johnson ha sospeso il tour sul bus della campagna referendaria Vote Leave dopo aver ricevuto la notizia. L'ex sindaco di Londra, fra i maggiori esponenti euroscettici, ha definito il fatto come «assolutamente orribile». Anche David Cameron annuncia di aver cancellato il suo comizio pro Ue in programma questa sera a Gibilterra. È quanto si legge sul profilo Twitter del primo ministro.

17-06-2016

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