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Renzi: «Polemiche fanno vincere centrodestra»

Il segretario del Pd lo dice durante la rassegna stampa del Nazareno #OreNove. Lunedì aveva postato un grafico realizzato con dati Youtrend che aveva scatenato ironie

«Le continue esasperanti polemiche nel centrosinistra alla fine non fanno altro che agevolare il fronte avversario. È stato sempre così. Ma se in tanti pensano che il problema sia soltanto dentro il Pd, è chiaro che poi alle elezioni rischia di vincere qualcun altro». Così il segretario del Pd Matteo Renzi durante la rassegna stampa del Nazareno #OreNove.

«Ci sono state polemiche perché abbiamo presentato sui social la torta di Ricci - ha detto ancora Renzi -. In questi casi ognuno rivendica un pezzo di vittoria. I Cinque stelle avendo vinto 8 comuni su 165 dicono che prosegue l'avanzata trionfale e noi che ne abbiamo vinti 67 non ne potevamo esser da meno. Ma i nostri lo hanno detto subito in tv che abbiamo perso. Sconfitte come Genova fanno male. Nel complesso numericamente abbiamo vinto più comuni degli altri, ma rispetto all'altra volta ne abbiamo persi di più. Quindi il giudizio non è positivo».

Secondo l'ex premier, «il dibattito sulla coalizione addormenta gli elettori e non serve. Non è di per sé la coalizione che segna la vittoria. È il candidato, il leader, il territorio che segna la sconfitta o la vittoria ai ballottaggi. Le coalizioni non sono l'argomento su cui intrattenere gli italiani per i prossimi 12 mesi. Quello che interessa loro è cosa facciamo sulle tasse. Le coalizioni affascinano gli addetti ai lavori, il modo con cui si risolvono i problemi è il nostro campo di gioco». «Non si rimettono in discussione battaglie come quella sullo ius soli. Non si può cambiare idea per un sondaggio che dice che gli italiani sono meno favorevoli, tendenza che non è legata all'insicurezza sugli attentati. Non rinuncio a un'idea per un sondaggio, come non abbiamo rinunciato alla battaglia sui diritti civili, sul jobs act, sull'expo. Noi siamo capaci di prenderci le nostre responsabilità».

E ancora: «Si potrebbe crescere di più ma siamo partiti da meno due e si torna a crescere. La differenza tra politici e populisti è che i populisti urlano mentre i politici ottengono risultati». «Sulla vicenda Consip ho perso molto consenso, è una vicenda enorme sul quale la verità chiarirà molte cose». «Chi è che difende le prospettive dei più deboli? Non è chi si rinchiude nei salotti delle proprie certezze a esprimere un ragionamento politico che non segue più nessuno».

«Un giudizio sulle elezioni amministrative 2017». Questo il lapidario tweet di lunedì di Renzi,
accompagnato da un grafico realizzato con dati di Youtrend sui sindaci eletti nei Comuni sopra i 15mila abitanti, con cui il segretario Pd rilancia il commento ai ballottaggi pubblicato questa notte su Facebook. Il centrosinistra ha la fetta più grande della torta, a quota 67, il centrodestra è a 59, seguono le liste civiche a 20, il M5s a 8, il centro a 2 e la sinistra a 2. E come accennato, a corredo del tweet l’ex premier rimanda a un suo commento postato su facebook già ieri sera: «I risultati delle amministrative del 2017 sono a macchia di leopardo - attacca Renzi - e nel numero totale dei sindaci vittoriosi siamo avanti noi del Pd. Ma poteva andare meglio. Ci fanno male alcune sconfitte a cominciare da Genova e L’Aquila ma siamo felici per le affermazioni di Padova e Taranto». Secondo il segretario del Pd «i commenti per una settimana saranno i soliti, consueti, apocalittici...gente che non ha mai preso un voto commenterà con enfasi. Poi il chiacchiericcio si sposterà altrove perché le elezioni amministrative sono diverse da quelle politiche...».

I commenti di Renzi sui social danno il destro ai grillini per un affondo: «Il PD esce da questi ballottaggi con le ossa rotte e Renzi prende una clamorosa sberla dagli italiani,la seconda dopo quella del 4 dicembre scorso. Lui parla di risultato a macchia di leopardo, ma la realtà dei numeri dimostra che per il suo Pd è una vera e propria Caporetto. Renzi lo aveva capito e per questo in campagna elettorale nelle ultime due settimane si è dileguato e ora vuole far credere che non sia successo nulla e che tutto possa andare avanti come prima». Lo afferma il Movimento 5 Stelle in una nota ufficiale.
27-06-2017

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