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«Scandalo Consip nato per colpirmi, gli si ritorcerà»
Matteo Renzi all'attacco dopo le ultime rivelazioni sullo scandalo. E a un evento del Foglio a Milano dice: «Verrà colpito chi ha tradito il senso dello Stato»
Matteo Renzi passa al contrattacco. E dopo le ultime rivelazioni sullo scandalo Consip dichiara: «Se un Carabiniere falsifica prove, se un agente dei servizi segreti si intrufola dove non dovrebbe e c'è chi usa un presunto scandalo contro un esponente delle istituzioni, la verità prima o poi arriva. Hanno provato a colpire me ma verrà colpito chi ha tradito il senso dello Stato».
Il segretario del Pd è intervenuto nel pomeriggio a un evento del Foglio a Milano. «Lo scandalo Consip è nato per colpire me, finirà per colpire chi ha falsificato le prove contro il presidente del Consiglio. Non abbiamo niente di cui vergognarci. La verità viene fuori e finirà per colpire chi ha tradito il senso dello Stato». «C'è un giudice a Roma e ci fidiamo del giudice. Piena e totale fiducia nel lavoro della procura e di quel giudice». «Pretendiamo che la verità venga fuori», dice poi l'ex premier. E spiega: «Complotto? Non è una parola che ho mai utilizzato né utilizzerò adesso. Non dimentico di essere un esponente delle istituzioni, sono il 27esimo presidente del Consiglio in Italia. Esprimo innanzitutto stima verso l'Arma dei Carabinieri nella quale ci sono personalità straordinarie che meritano il rispetto di tutti gli italiani, salvo casi anche recenti di cronaca, stima assoluta. Stima e rispetto profondo per l'azione dell'intelligence italiana e per i magistrati, perché la stragrande maggioranza dei giudici italiani è fatta da persone di grande livello e servitori dello Stato cui va espressa gratitudine».
«In un momento in cui qualcuno non si comporta come avrebbe dovuto, chi è al centro di questa vicenda, deve innanzitutto esprimere rispetto per tutte le istituzioni a partire dal presidente della Repubblica. Non voglio usare il linguaggio della demagogia», chiosa Renzi. |
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15-09-2017
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