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Catalogna: lunedì votiamo indipendenza. Tajani: lavorare insieme
Il parlamento catalano che si riunirà lunedì prossimo è pronto a votare la Dui, la dichiarazione di indipendenza. A dirlo è Mireia Boya, il presidente della Candidatura d’Unitat Popular. Il discorso di Re Felipe, in cui ha scandito «difenderemo la Costituzione e l’unità», criticato aspramente dagli indipendentisti, non ha placato gli animi. Anzi.
Lunedì prossimo, dunque, è attesa una seduta straordinaria in cui potrebbe essere dichiarata l’indipendenza. Madrid risponde annunciando reazioni, mentre ha già deciso di inviare a Barcellona l'esercito, «in appoggio logistico» alla Guardia civil e alla polizia nazionale. Diversi convogli sono partiti stamani da Saragozza. Tra le unità dell'esercito inviate in Catalogna compare il Gruppo di Supporto Logistico 41, con sede nella Base San Jorge della capitale aragonese. La Cup, che si definisce anticapitalista, sostiene che l'indipendenza debba essere proclamata nonostante i rischi di arresto per i dirigenti catalani. «Siamo preparati», dice Boya citata da La Vanguardia, «e in nessun caso ci fermeremo». Se succederà «ci sarà una mobilitazione gigantesca, massiccia e auto-organizzata».
«A ogni azione illegale seguirà una risposta legale» hanno dichiarato fonti del governo, per poi precisare che un dialogo con i catalani sarà possibile «solo dopo nuove elezioni». Il governo di Rajoy ha anche fatto sapere di considerare «fuori discussione» una possibile mediazione internazionale nella crisi tra Madrid e Barcellona.
In giornata il Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, aveva concluso il dibattito sulla Costituzione, sullo stato di diritto e sui diritti fondamentali in Spagna alla luce degli avvenimenti in Catalogna, affermando: «Ringrazio la Commissione Europea, guardiana dei trattati, per la chiara posizione espressa in quest'aula. Alla luce del dibattito che si è appena svolto e come sintesi della posizione espressa dalla maggioranza del Parlamento, voglio sottolineare alcuni elementi fondamentali: come la storia dell'Unione europea ci insegna, in democrazia, l'unica strada da percorrere è quella di lavorare insieme per la concordia e l’unità». «Nessuno ha gradito gli eventi accaduti domenica - ha detto ancora il presidente Tajani - ma decisioni unilaterali, compresa la proclamazione dell’indipendenza da uno Stato sovrano non soltanto sono in contrasto con l’ordinamento giuridico europeo, ma sono destinate a provocare pericolose divisioni. Da questo Parlamento parte un appello a sostegno di una riflessione serena e profonda, che favorisca il dialogo in Spagna, nel rispetto del quadro costituzionale, compreso lo Statuto di Autonomia della Catalogna, e che restituisca la politica alle istituzioni». |
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LP |
04-10-2017
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