METEO
BORSA
05/05/2024 18:21
Zalando
POLITICA
UTILITIES
Oroscopo del Giorno
Mappe
Treni: Orari e Pren.
Alitalia: Orari e Pren.
Meridiana: Orari e Pren.
Airone: Orari e Pren.
Calcolo Codice Fiscale
Calcolo ICI
Calcolo Interessi Legali
Calcolo Interessi di Mora
Verifica Partite IVA
Ricerca C.A.P.
Ricerca Raccomandate
Ricerca Uffici Giudiziari
Gazzetta Ufficiale
Zalando
Renzi: «Senza di noi la sinistra è irrilevante»

Così il segretario alle celebrazioni per i 10 anni del Partito democratico. Pesa in sala l'assenza di Romano Prodi. C'è Veltroni che ricorda: «Siamo nati per unire»

In mattinata, a Roma al Teatro Eliseo, festa per i 10 anni del Partito democratico. Tanti i presenti in sala, ma il nome che più si fa è quello di chi non c'era, come Romano Prodi, c'erano però i big storici come Arturo Parisi e Francesco Rutelli così come Franco Marini e Walter Veltroni.

«Il Pd non appartiene a chi è sul palco oggi», ha detto il segretario Matteo Renzi, sostenendo che «il Pd appartiene al popolo che lo ha creato e chi se ne va sta tradendo se stesso». «Se non ci fosse stato il Pd, la sinistra italiana oggi sarebbe irrilevante, come in Spagna, in Germania, in Francia, in Inghilterra. Abbiamo un nemico è l'autoreferenzialità, il parlarsi addosso, le nostre divisioni». «Il nostro avversario è il centro-destra. Se passa come spero il Rosatellum abbiamo di fronte a noi un corpo a corpo in tutti i collegi con un centrodestra populista, che ci ha lasciato con lo spread e la più grande crisi economica del dopoguerra. O noi saremo nelle condizioni di capire che questa è la sfida o rischieremo di perdere non noi come Pd ma l'Italia», ha insistito il segretario.

Walter Veltroni, primo segretario del Pd, ha sottolineato che il partio «nacque con 10 anni di ritardo doveva essere il consolidamento dell'Ulivo, il governo Prodi del '96 fu il migliore della storia repubblica in primo luogo per l'autorevolezza di chi lo presiedeva: Romano Prodi. Ma l'esperienza finì uccisa da due mali storici della sinistra, il massimalismo e le divisioni». «Perché non c'è?», grida qualcuno dalla platea tra gli applausi per il fondatore dell'Ulivo. «Il Pd è nato per portare una nuova novella al Paese: finalmente ci si unisce e non ci si tirano i piatti alla prima occasione», ha proseguito. «Non abbiamo paura della parola sinistra, è un'idea del mondo e della giustizia, cambiata nel tempo come è dovere farlo, la sinistra ci ha messo troppo a capire che libertà e giustizia non sono separate. Sinistra è libertà, per me sinistra era quel ragazzo cinese con le buste della spesa e non il carro armato».

«Spero che il Pd faccia le alleanze ma non più alleanze spurie come in passato legate solo dall'antiberlusconismo ma alleanze coese su un programma», ha continuato l'ex leader. «La vera rivoluzione politica della nascita del Pd era la vocazione maggioritaria, che non era lo splendido isolamento ma la convinzione che esistesse la possibilità di superare i demoni della sinistra e la convinzione di essere solo minoranza del paese. Il Pd nacque portando la buona novella unendo e non dividendo a sinistra». «Vorrei che la legislatura si concludesse con l'approvazione dello ius soli. Paolo e Matteo fate ciò che è necessario», è stato poi l'appello che Veltroni ha rivolto al premier Paolo Gentiloni e al segretario del Pd.
14-10-2017

ARTICOLI CORRELATI
Dal Senato via libera alla legge elettorale
 
 
 
 
 

Copyright 2006 © Cookie Policy e Privacy