Trasferiti da Torre Maura tutti i rom
Complessivamente erano una sessantina circa i nomadi portati martedì pomeriggio e, dopo le proteste, spostati in altre strutture del circuito di accoglienza
Svuotato venerdì il centro di accoglienza di via dei Codirossoni a Torre Maura a Roma, teatro di violente proteste anti-nomadi nei giorni scorsi. In tutto, sono una sessantina le persone portate martedì pomeriggio e, dopo le proteste, spostati in altre strutture del circuito di accoglienza. Fuori dall'edificio non ci sono più i capannelli di abitanti dei giorni scorsi.
All'interno del centro di accoglienza di via dei Codirossoni a Torre Maura erano dunque rimasti solo gli 8 nomadi che sono stati trasferiti in giornata. «Lo Stato è dalla parte di Simone, le istituzioni sono con te, io sono con te. A Torre Maura non è un problema di rom, ma il problema è riuscire a far risollevare il quartiere e dargli speranza. Attaccare le minoranze, i più deboli, per la Repubblica italiana è sempre sbagliato». Lo ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, ai microfoni di Rainews, parlando a Perugia dei fatti di Torre Maura.
Sabato, a partire dalle ore 10, Cgil Roma e Lazio saranno presenti a Torre Maura, in piazzale delle Paradisee per un «sit in antifascista». Lo rende noto il sindacato in una nota. «Saremo presenti con tutte le nostre strutture e insieme al mondo dell'associazionismo. Invitiamo le forze politiche, i partiti, la società civile che ha ancora anima e cuore per una battaglia di civiltà, i giovani, come Simone, dotati di pensiero critico e capaci di ribellarsi, a unirsi a noi. Intanto la struttura rimane presidiata dalle forze dell'ordine in attesa della fiaccolata di Forza Nuova in programma venerdì sera per la quale c'è molta allerta. |