«Gentiloni non vuole intesa di governo coi 5S»
Nervi tesi nel Pd, i renziani attaccano l'ex premier sulla questione dei 3 punti del segretario Zingaretti per l'ok ai grillini, che precisa: sono i 5 approvati in direzione
 A poche ore dall'inizio ufficiale delle trattative coi grillini per la formazione del nuovo governo, il Partito democratico torna a spaccarsi nettamente. Epicentro dello scontro i 3 punti di Nicola Zingaretti per la trattativa sul governo con il MoVimento, un boiccotaggio secondi i renziani.
I renziani dicono chiaramente che c'è «qualcuno» cerca di boicottare l'intesa con il MoVimento. E salta fuori il nome: è Paolo Gentiloni, dicono, il presidente del partito ed ex premier. Il segretario è costretto dunque a precisare che i temi per il possibile accordo sono i 5 approvati all'unanimità nella direzione di ieri, «che abbiamo presentato oggi al Presidente della Repubblica», ha detto, mentre dal suo entourage si evita di risponde alle insinuazioni su un presidente che manipolerebbe il segretario per andare al voto e rivoluzionare la pattuglia alle Camere. Neppure fonti vicine a Gentiloni vogliono commentare.
Ma è lo stesso Renzi che accusa e con durezza: «È Paolo Gentiloni che ha fatto passare il messaggio di una triplice richiesta di abiura da parte del Pd ai 5Stelle - dice ai ragazzi nella sua scuola di formazione politica a Barga, in provincia di Lucca, parlando delle tre condizioni del Nazareno al Movimento -. I Cinquestelle ci avevano detto "noi ci stiamo se ci garantite che possiamo arrivare almeno al referendum sul taglio dei parlamentari". L'ala trattativista, guidata da Franceschini, aveva detto: "A noi va bene se garantite dei contrappesi"». «Il modo in cui lo spin è stato passato è un modo finalizzato a far saltare tutto - dice Renzi -. Gentiloni era al Colle ma non ha aperto bocca. Non ha detto nella sede ufficiale ciò che pensava. Ma lo ha detto a due giornali». Poi spiega: «La parte dei 5Stelle che vuol far saltare tutto - legata a Di Battista e Paragone - a quel punto ha detto "Zingaretti è Giuda". E in questo rilancio il messaggio M5S è stato: "Noi andremo da Mattarella a dire mai con il Pd"».
«Nessun tentativo di far fallire la trattativa - afferma Graziano Delrio, capogruppo alla Camera -, ma piuttosto di fondare su solide basi un governo all'altezza della crisi». «È giusto che la trattativa con il M5S venga condotta dal segretario Zingaretti e che non ci siano mille voci a dire ciascuno la sua» ha detto invece Ettore Rosato. |
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