Cina, il virus misterioso fa 6 morti: 77 nuovi casi
Anche l'ultima vittima era residente a Wuhan, capoluogo della provincia di Hubei, focolaio del nuovo coronavirus. Possibile restrizione internazionale sui viaggi
Sono ormai sei le vittime in Cina del virus misterioso. Le autorità sanitarie hanno confermato la morte in totale di sei persone nella mattinata odierna quando fino a lunedì sera il bilancio era fermo a quattro, con l'ultima vittima anch'essa residente a Wuhan, capoluogo della provincia di Hubei, dove si è sviluppato il focolaio del nuovo coronavirus. Secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Xinhua, l'uomo, 89 anni, è morto domenica. I nuovi 77 casi in Cina portano ora a 291 il totale. Lo riferiscono le autorità sanitarie cinesi.
Un uomo è stato messo in isolamento a Brisbane, in Australia, dopo aver manifestato sintomi simili a quelli provocati dal virus misterioso in Cina. L'uomo era tornato di recente da una visita a suoi parenti a Wuhan, la città della Cina dove si è sviluppato il focolaio del nuovo coronavirus. Posìsitivo al test sul nuovo coronavirus anche un bambino cinese di cinque anni ricoverato mentre si trovava nelle Filippine. A renderlo noto è stato il Dipartimento alla Salute delle Filippine oggi.
L'ambasciata italiana a Pechino raccomanda di fare riferimento ai seguenti siti: WHO: https://www.who.int/health-topics/coronavirus, CDC (Centers for Disease Control and Prevention): https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-nCoV/summary.html, Viaggiare Sicuri: http://www.viaggiaresicuri.it/country/CHN. E raccomanda inoltre di evitare contatti con animali e persone affette da patologie respiratorie.
«È verosimile che possa esserci stata una trasmissione interumana, da persona a persona, del coronavirus in Cina, anche se per ora è molto limitata». A dirlo lunedì è il direttore il Dipartimento Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità, Gianni Rezza. Le conoscenze «sono in rapida evoluzione - ha precisato - ed è necessaria cautela sulle future previsioni. Al momento non possiamo escludere la possibilità che il virus arrivi pure in Ue o Italia; l'importante è identificare e isolare i casi». L'Italia, all'aeroporto di Fiumicino, «ha 3 voli diretti con Wuhan, e numerosi voli non diretti. Come previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale, all'aeroporto di Fiumicino è in vigore una procedura sanitaria per verificare l'eventuale presenza a bordo degli aerei provenienti da Wuhan di casi sospetti sintomatici e il loro eventuale trasferimento in bio-contenimento all'Istituto Spallanzani». Lo rende noto il ministero della Salute, in relazione al virus diffusosi in Cina. Affisse locandine informative. |