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Bari: ex carabiniere arrestato per calunnia degli ufficiali dell'Arma
Contestati i reati di «violenza o minaccia a un pubblico ufficiale» e «calunnia»
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bari e della Sezione di P.G., hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Gip di Bari su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di Antonio Savino, ex carabiniere e presidente dell'UNAC, Unione Nazionale Arma Carabinieri, «associazione autodefinitasi sindacato e mai riconosciuta come tale dal Ministero della Difesa e non riconducibile in alcun modo dunque all'Arma dei Carabinieri», come precisato dagli inquirenti.
Lo scorso maggio, spiegano in Procura, durante una manifestazione dell'Unac organizzata sotto la sede degli uffici giudiziari di via Dioguardi e poi davanti al Comando Legione Carabinieri sul lungomare di Bari, Savino «ad alta voce e con l'ausilio di un megafono, aveva attribuito falsamente ad alti ufficiali dei carabinieri responsabilità penali in ordine ai reati di corruzione, associazione per delinquere e truffa, citando l'esistenza di un cerchia di generali corrotti che avrebbe truffato lo Stato, attraverso l'indizione di una gara di appalto truccata, finalizzata all'assegnazione di veicoli dei Carabinieri, in cambio di tangenti». Per il Gip, in Savino è riscontrabile «acredine in conseguenza di personali vicende giudiziarie, anche legate al proprio precedente status di carabiniere, decaduto a seguito della “perdita del grado” e alla sua cancellazione dal ruolo d’onore dei sottufficiali». Savino avrebbe anche diffamato alcuni magistrati.
In precedenza, il Gip di Roma aveva già disposto il sequestro e l'oscuramento di tutti i siti internet e social network (Facebook, Youtube, Tv online ecc.) appartenenti all'Associazione UNAC ed al Savino, nell'ambito del procedimento penale instaurato a suo carico per il reato di diffamazione aggravata sempre nei confronti di alti ufficiali dell’Arma. |
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08-11-2021
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