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Da Cipro no all'Ue: niente prelievi dai conti

Il Parlamento cipriota boccia anche la modifica al testo che salvava i depositi sotto i 20mila euro. Germania «rammaricata». Borse in rialzo e spread in leggero calo

 Al termine di una giornata convulsa, il Parla-
 mento di Cipro ha bocciato senza appello -
 36 voti contrari, 19 astenuti, nessun sì - il
 controverso piano di salvataggio proposto
 da Ue e Fmi, che prevede un prelievo forzo-
 so straordinario sui depositi bancari ciprioti
 per un totale di 5,8 miliardi euro. Il giorno
 dopo le Borse tentano il rimbalzo.

La tassa aveva subito qualche ritocco ma nonostante queste non ha ricevuto il no di Nicosia. Lunedì sera l’Eurogruppo, dopo una serie di  indicazioni finanziarie e politiche, ha richiesto ufficialmente che fossero esentati dal prelievo forzoso i depositi sotto i 100mila euro (che secondo l’impianto originario sarebbero colpiti al 6,75%, mentre sopra quella soglia la tassa era prevista al 9,9%). In cambio, anche se con la forte opposizione della Russia, si potrebbe arrivare ad aliquote superiori al 15% per i grandi patrimoni. E alla fine, il governo cipriota sceglie l’esenzione per i depositi inferiori a 20mila euro, anche se la Banca centrale si è raccomandata di estendere la quota a 100mila euro. Intanto l'Ue aveva ribadito che escludendo quelli sotto i 20mila e mantenendo le aliquote allo stato attuale per gli altri, non si raccoglierebbero 5,8 miliardi, la cifra cioè necessaria per sbloccare ulteriori prestiti internazionali da 10 miliardi. Ma alla fine in serata il Parlamento cipriota ha rimesso tutto in discussione.

Fastidio trapela da Berlino. Intanto la Bce ha confermato «l'impegno a garantire la liquidità necessaria entro il quadro delle regole previste» a Cipro. Mentre per far fronte alla possibilità concreta di una scarsità di contanti, la Gran Bretagna è ricorsa ad un aereo della Royal Air Force (Raf) per trasportare sull'isola un milione di euro destinati ai circa 3.500 militari inglesi e alle loro famiglie residenti a Cipro.

Mercoledì mattina, le Borse hanno poi tentato il rimbalzo: gli indici erano infatti tutti in rialzo in apertura delle contrattazioni, con lo spread Btp-Bund in leggero calo.

20-03-2013

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