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Migranti, scontri a confine Ungheria-Serbia

Ue: 60% a Germania, Francia e Spagna. Verso la Germania volontari che sono partiti da Vienna a bordo delle loro auto per recarsi in Ungheria a recuperare i profughi

Il viaggio prosegue. Lunedì mattina, infatti, i volontari che sono partiti da Vienna a bordo delle loro auto per recarsi in Ungheria a recuperare i profughi che tentavano di arrivare al confine, sono rientrati in Austria e hanno continuato il viaggio verso la meta finale: la Germania.

Gli stessi promotori dell'iniziativa #marchofhope - marcia della speranza - hanno annunciato sui social media: «Stiamo festeggiando il successo di questa iniziativa con i migranti a cui abbiamo assicurato un passaggio sicuro». Alcuni dei promotori hanno scelto di viaggiare in "blocchi" per ridurre il rischio di essere fermati dalla polizia ungherese. Intanto il governo tedesco annuncia che metterà a disposizione degli Stati federati e dei Comuni tre miliardi di euro per far fronte agli arrivi record di migranti nel Paese. Verranno anche velocizzate le procedure per le domande di asilo e verranno fornite ulteriori strutture per accogliere i profughi: lo riporta la Bbc online.

In mattinata, inoltre, il premier ungherese Viktor Orban intervistato dalla tv austriaca Ort dichiara: «L'Europa deve chiudere le frontiere o rischia l'arrivo di milioni di migranti. L'Austria e la Germania dicano chiaramente che interromperanno l'accoglienza», ha aggiunto ricordando che «per entrare nella Ue serve un permesso». «Il problema dei migranti comunque non è nostro - ha sottolineato il premier ungherese - perchè chi arriva da noi mira agli alti livelli economici e sociali della Germania». L'Ungheria procede spedita sulla costruzione di un muro al confine con la Serbia, dove ha schierato anche qualche migliaio di militari, intanto resta la mobilitazione della gente: sia a Budapest che nei campi di accoglienza decine di volontari e diverse organizzazioni aiutano i profughi per il primo soccorso e per indirizzarli sulle rotte verso l'Austria e la Germania. E da domenica i migranti che arrivano nelle stazioni di confine vengono ammessi sui treni diretti verso Vienna e Monaco anche senza biglietto.

Il governo tedesco, invece, interverrà con un totale di 6 miliardi di euro a favore della massa di migranti che in questi giorni sta entrando nel Paese. Berlino metterà a disposizione degli Stati federati e dei Comuni tre miliardi di euro più altri tre per programmi federali di assistenza. Verranno inoltre velocizzate le procedure per le domande di asilo e verranno fornite ulteriori strutture per accogliere i profughi: lo riporta la Bbc online. La cancelliera Angela Merkel ha ringraziato tutti coloro che si sono mobilitati in questo weekend per l'emergenza migranti: «Tanti cittadini con il loro benvenuto ai migranti hanno mostrato un'immagine del nostro Paese che ci rende orgogliosi».

Come anticipato dal quotidiano spagnolo El Pais, la Commissione europea ha proposto di assegnare circa il 60% dei 120 mila rifugiati da ricollocare - presenti in Italia, Grecia e Ungheria - a Germania (31.433), Francia (24.031) e Spagna (14.931). Al quarto posto, in questa particolare classifica, la Polonia, con 9,287 rifugiati, pari al 7,7% del totale. Quindi l'Olanda (7,214), la Romania (4,646), il Belgio (4564), l'Austria (3,640) e il Portogallo (3,074). Da notare il trattamento riservato dalla Commissione Ue ai Paesi dell'est, agli aderenti al cosiddetto Visegrad Group, che hanno già espresso la loro contrarietà alle quote obbligatorie. A parte la Polonia, che nelle ultime settimane ha ammorbidito la sua posizione, Bruxelles ha ridotto di molto la quota di rifugiati da assegnare alla Repubblica Ceca (2978), alla Slovacchia (1,502). Infine, quanto all'Ungheria, è stata dispensata dall'accoglimento di rifugiati.

In serata circa 300 migranti, stanchi di aspettare gli autobus, hanno sfondato le linee della polizia ungherese nei pressi del confine serbo, a Roszke, e si sono messi in marcia a piedi sulla principale autostrada verso Budapest. La polizia, che stava scortando circa 1200 persone, ha usato spray urticante. Gli agenti hanno bloccato l’autostrada per impedire il passaggio del gruppo e poi hanno circondato i 300 migranti, che dovrebbero essere trasferiti presto nel centro di registrazione. Il nuovo centro di Röszke è stato inaugurato due giorni fa e già ha superato di molto la sua capacità, che è di 1.500 persone. La notizia nelle stesse ore in cui Budapest annunci anche si è dimesso il ministro della Difesa ungherese Csaba Hende. Le dimissioni sono giunte dopo la relazione al gabinetto di sicurezza sullo stato del "muro" con la Serbia non ritenuto sufficiente dal premier Viktor Orban, che lo ha rimpiazzato con Istvan Simicsko, fino a oggi responsabile per lo sport. Orban ha anche annunciato che interverrà con l’esercito al confine con la Serbia entro il 15 settembre.

Continua poi l’emergenza profughi sulle coste italiane: circa 20 migranti sarebbero caduti in acqua nel Canale di Sicilia prima che la barca sulla quale viaggiavano fosse raggiunta da due unità della Guardia Costiera, appena giunte a Lampedusa. È quanto hanno riferito alcuni extracomunitari sbarcati nel molo dell’isola domenica, agli operatori del progetto "Mediterranean Hope", finanziato dalla Federazione delle Chiese evangeliche in Italia. Una donna ha detto di aver perso due figli e un fratello e un ragazzo del Gambia ha riferito che due suoi amici sono scomparsi tra le onde. In totale, sono 107 i migranti salvati domenica mattina nell’operazione di soccorso coordinata dalla Centrale operativa della Guardia costiera. Il gommone si trovava a circa 30 miglia dalle coste libiche. Il soccorso è stato effettuato dalla "Nave Dattilo" della Marina.

07-09-2015

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