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Orban e il suo muro: «Servono più operai»

Blitz a sorpresa del premier al cantiere per l’opera anti-immigrazione di 175 chilometri al confine macedone. Termine per la fine dei lavori fissato al 15 settembre

È necessario «accelerare» la costruzione del muro al confine con la Serbia, dove servono più operai. È con queste parole che il premier ungherese Viktor Orban, intervistato al quotidiano Magyar Idok, ha parlato del suo “muro”. Intanto nella mattinata si è recato sul posto per un blitz a sorpresa al cantiere per l’opera anti-immigrazione lunga 175 chilometri.

Il termine per la fine dei lavori è fissato al 15 settembre. Orban è stato tassativo: e alle maestranze ha chiesto che tutti siano pronti a lavorare molto duramente nelle prossime settimane. E mentre il confine Ungheria-Serbia è sempre preso d’assalto e la polizia ungherese usa spray urticante contro i migranti che cercavano di forzare il cordone degli agenti a Roszke, è già un ricordo il ministro della Difesa ungherese Csaba Hende, costretto alle dimissioni. Gesto giunto dopo la relazione al gabinetto di sicurezza sullo stato dell’opera non ritenuto sufficiente dal premier Viktor Orban, che lo ha rimpiazzato con Istvan Simicsko, finora responsabile per lo sport.

08-09-2015

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