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Euro2016, Germania-Italia:7-6 ai rigori

Grande delusione a Bordeaux per gli Azzurri, che giocano un'ottima partita ma sono fuori. Stoccata del ct Conte all'addio: «In due anni nessuno è stato al mio fianco»

Una partita che, secondo molti, valeva già il torneo. Ma si trattava solo dei quarti di finale. A causa di un tabellone a dir poco squilibrato, dopo aver battuto la Spagna campione in carica, l'Italia si è ritrovata davanti la Germania campione del Mondo (e non siamo ancora alla semifinale appunto) e purtroppo ne viene sconfitta: 7-6 dopo una girandola di calci di rigore.

A Bordeaux è andata in scena quindi la sfida tra Joachim Löw, ct tedesco, e Antonio Conte. E finisce nel modo più crudele l’europeo degli azzurri. Tedeschi con maggior qualità ma imprecisi, Italia concreta e con tanta voglia di fare. I gol nella ripresa: Bonucci su rigore risponde al vantaggio di Ozil. Ai supplementari l’Italia soffre, è sfiancata ma ci prova in contropiede. Si arriva ai rigori e qui Zaza, subentrato proprio per calciare il penalty, e dopo Pellè (che fa perfino il bullo in faccia al portiere tedesco) sono un po’ troppo presuntuosi e sbaglaino. Bonucci stavolta coglie il palo ma Scweinsteiger calcia alto il rigore decisivo. Si va a oltranza. Dopo le reti di Parolo e De Sciglio sbaglia Darmian e poi Hector, malgrdo Buffon intuisca, chiude questo Euro 2016 degl Azzurri.

«La decisione di lasciare la nazionale dopo due anni è stata presa in anticipo: non nego che c'è stato un momento in cui avrei voluto avere l'opportunità di continuare, ma di fronte a certe evidenze non ho potuto soprassedere. Non vedevo nessuno al mio fianco: sembrava che dovessi fare sempre io la guerra. Con me c'era il presidente Tavecchio, ma arrivava fino a un certo punto». Questo l'amaro addio di Antonio Conte, che con l'uscita della nazionale da Euro 2016 lascia la panchina azzurra per volare a Londra, sponda Chelsea. «Mi dispiace per i ragazzi, hanno dato tutto quello che avevano contro una squadra fortissima. Peccato, potevano andare avanti noi. L'unico rimpianto è di avere perso ai rigori - aggiunge ai microfoni di RaiSport -. Questi ragazzi ci hanno messo impegno, orgoglio e amore per la maglia, hanno dato tutto quello che avevano. Bilancio? li fanno gli altri. Sono contento di aver fatto questa esperienza. Questa panchina regala sempre grandi emozioni. Non è un addio, un arrivederci. Ho avuto ungruppo fantastico - ha aggiunto - questi ragazzi saranno sempre nel mio cuore. li ringrazierò sempre, sono stati fantastici. La strada è tracciata, lascio eredità importante e sono sicuro che le cose andranno per il meglio».

E alla vigilia, il mister degli Azzurri si è mostrato moderatamente fiducioso: «È una partita da dentro o fuori, è una grande gara per noi. Un mese fa non ci sarebbe stata partita, oggi siamo qui a giocarcela meritatamente avendo vinto il girone e battuto la Spagna. Dobbiamo essere pronti a superare le difficoltà e capire come ribaltare le forze in campo. Nessuno parte battuto, abbiamo lavorato e voglia di superare ostacoli insormontabili. Le condizioni di De Rossi sono discrete. Non ci sbilanciamo su niente, queste sono partite da giocare al 120%, molto fisiche. Bisognerà stare benissimo, non 'quasi bene'. Ho molta fiducia in tutto il gruppo. Ci siamo preparati per una squadra che quando attacca fa male. Hanno grande qualità, talento e principi di gioco visibili. C'è un'organizzazione che è cresciuta negli anni e non è un caso che siamo campioni del mondo, oggi sono i più completi al mondo. Siamo partiti con poca credibilità secondo tutti per un momento buio di talento del nostro calcio. Stiamo dimostrando che attraverso il lavoro e l'organizzazione, sacrificio e aiuto, stiamo superando ostacoli. Ci alleniamo duramente per vivere questi momenti e dobbiamo cavalcare l'onda emotiva senza perdere la nostra strada».

02-07-2016

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