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Catalogna, proteste contro blitz Guardia civil
Gente in piazza dopo l'arresto Josep Maria Jové, braccio destro del vicepresidente catalano Oriol Junqueras. Il primo ottobre referendum sull'indipendenza
Proteste in piazza in Spagna per l'arresto da parte della Guardia Civil di Josep Maria Jové, braccio destro del vicepresidente catalano Oriol Junqueras. L'operazione in diversi edifici del governo catalano è scattata all'alba. In totale sono 14 i ministri del governo catalano tratti in arresto.
Stando al Pais, gli agenti si sono recati nel dipartimento dell'economia, degli esteri, del lavoro e degli affari sociali e nella sede del governo di Barcellona per cercare prove nell'ambito dello scontro con Madrid sulla celebrazione del referendum sull'indipendenza del primo ottobre, sospeso dalla Corte costituzionale. Il presidente catalano Carles Puigdemont ha convocato una riunione urgente di tutti i suoi ministri dopo il blitz della Guardia Civil spagnola a Barcellona, che ha portato all'arresto anche di un altro stretto collaboratore di Junqueras, Maria Jové e Lluis Salvadò.
Decine di persone si sono riunite davanti alla sede del governo catalano nel centro di Barcellona per denunciare il blitz della Guardia Civil spagnola. La folla grida «Indipendenza!», «Vogliamo essere liberi», «Vergogna!». «Stanno attaccando le istituzioni di questo paese, quindi i cittadini. Non lo permetteremo!», ha scritto su Twitter il vicepresidente catalano Oriol Junqueras. Il sindaco di Barcellona Ada Colau, eletta con Podemos, ha definito «uno scandalo democratico» il blitz. Il suo partito “En Comu” ha invitato a manifestare contro «l'attacco» del governo spagnolo alle istituzioni catalane. |
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20-09-2017
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