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Di Maio e Salvini: abbiamo indicato il nome, è Conte

I leader dei due partiti sono stati convocati nel pomeriggio al Quirinale. In pole position come premier il civilista Giuseppe Conte, tecnico di area grillina

Il Quirnale ha ricevuto Luigi Di Maio e Matteo Salvini. I leader del Movimento 5 Stelle e della Lega sono arrivati dal presidente Mattarella rispettivamente per le 17.30 e le 18. Già nella mattinata, la notizia che era stato siglato l'accordo per far nascere il governo M5S-Lega. In pole come premier il civilista Giuseppe Conte, tecnico di area grillina. E Di Maio uscito dal colloquio, conferma.

È Conte dunque il premier indicato dal leader dei 5 Stelle  al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Giuseppe Conte sarà un premier politico di un governo politico, indicato da due forze politiche, con figure politiche al proprio interno. E soprattutto con il sostegno di due forze politiche votate. No ai cambi di casacca, no a persone che vengono dal gruppo Misto e che entrano in altri gruppi. Non era questo lo spirito che volevamo dare al governo». Lo ha detto Di Maio stesso all'esterno del Quirinale dopo il suo colloquio con Mattarella per la formazione del nuovo governo, dove invece il nome non l'aveva fatto. Prima, uscendo dall'incontro col capo dello Stato, il leader dei grillini ha detto: «Credo che oggi possiamo dire che siamo di fronte a un momento storico. Abbiamo indicato il nome al presidente della Repubblica che può portare avanti il contratto di governo. Il nostro, qualora il presidente della Repubblica valuterà il nostro nome, sarà un governo politico che metterà al centro le questioni politiche - ha detto ancora Di Maio -. Siamo pienamente soddisfatti del lavoro nei prossimi giorni speriamo che si possa iniziare questo nuovo percorso per la Repubblica. Sono stati 80 giorni in cui ne è valsa la pena prendere tempo perché finalmente nasce la terza Repubblica», ha aggiunto. «Ovviamente il nostro obiettivo era ed è migliorare la qualità della vita degli italiani e in questi 80 giorni abbiamo imposto un metodo: prima si discuteva di temi e poi di nomi», ha affermato ancora il capo politico dei 5 stelle. «Le questioni degli italiani vengono prima di ogni cosa. Sono orgoglioso di aver portato al governo il nostro programma elettorale, ci sono i 5 stelle, ci sono i nostri 20 punti». «A chi ci critica dall'estero dico: fateci partire prima. Poi ci criticate, ma almeno fateci partire», ha detto ancora Di Maio.

«Abbiamo fatto il nome al Presidente e abbiamo ben chiara la squadra ed il progetto di Paese. Siamo vogliosi di partire per far crescere l'economia del paese», ha poi detto Salvini al termine del colloquio con Mattarella, dove è stato accompagnato dai capigruppo di Camera e Senato Giancarlo Giorgetti e Gian Marco Centinaio. «Noi leggiamo con interesse e stupore dichiarazioni che arrivano da ministri e commissari che non hanno nulla di cui preoccuparsi: il governo che vogliamo formare vuole far crescere l'Italia e aumentare il lavoro, renderlo più stabile, e riportare le aziende in Italia». Il governo, continua il leader del Carroccio, metterà al centro l'interesse nazionale «rispettando tutto e tutti, rispettando tutte le normative e i vincoli, ma facendo crescere il Paese». «Nel pieno rispetto delle prerogative del presidente della Repubblica aspettiamo sue indicazioni. Non vediamo l'ora di partire», ha proseguito Salvini.
21-05-2018

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